INTERNET: ricerca Policlinico Gemelli di Roma, ‘Dipendenti a soli 11 anni’

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VINTI

Sempre più giovani le vittime di internet, in termini di dipendenza da giochi, reti sociali e chat. Lo ha reso noto una nuova ricerca condotta da Federico Tonioni, ricercatore in psichiatria all’Università Cattolica del Sacro Cuore e responsabile dell’ambulatorio per la “dipendenza da internet” del Policlinico Universitario Gemelli di Roma, presentata nel corso di un incontro dedicato ai giovani e il web tenutosi nella Capitale.

 

Tonioni dirige a Roma il primo ambulatorio dedicato a questa tipologia di disturbi presso il Gemelli, che dal 2009 ha già preso in cura oltre 300 persone, l’80% delle quali molto giovani, tra i 16 e i 22 anni di età. Individui che passano anche 16 ore davanti a schermi luminosi di Pc, smartphone, console per video giochi e tablet, manifestando sintomi anche gravi di disturbo del sonno, difficoltà a concentrarsi negli studi e a relazionarsi con le persone.

 

Nativi digitali, cioè la prima generazione nata e cresciuta con i nuovi device di comunicazione elettronica di massa prodotti dall’industria IT, che ora cominciano a mostrare i sintomi di qualche problema di ‘internet addiction‘. Secondo lo studio presentato da Tonioni l’età minima dei pazienti del centro si è abbassata fin verso gli 11 anni e i sintomi del malessere psicologico e fisico sono sempre più simili a quelli della dipendenza da droghe come l’eroina, la cocaina o le sostanze psicotrope.

 

Anche se gracili – ha osservato il ricercatore – sono arrivati a picchiare i genitori quando sono state messe in discussione le ore di connessione“. “I loro unici amici sono i compagni di guerra che li esaltano quando ottengono risultati e li insultano quando sbagliano – ha affermato il professore, come riportato in una nota Ansa – Questo tipo di giochi non sono creativi, ma solo  eccitanti e compulsivi“.

 

L’unico modo per il genitore di rendersi conto se il figlio è o no dipendente dal mezzo, hanno suggerito gli studiosi, è verificare quante ore passa davanti a internet o altri schermi digitali, condizione a cui corrisponde, di solito, un progressivo ritiro del ragazzo dalla vita sociale.