FOXCONN: spionaggio industriale ai danni di Apple, condannati in tre

di Flavio Fabbri |

VINTI

Vendevano informazioni riservate sul nuovo iPad 2 ad un’azienda concorrente che le usava per produrre copie del celebre tablet. Questi i capi di accusa per il proprietario di una ditta produttrice di gadget elettronici e per i  due dipendenti Foxconn corrotti, tramutati in condanna dal Tribunale del Popolo di Shenzhen Bao’an in Cina.

 

La storia risale al luglio scorso, quando Xiao Chengsong, responsabile di una ditta informatica cinese ha contattato Hou Pengna, dipendente Foxconn per tentare di estorcere informazioni tecniche segrete sul nuovo gioiello Apple. A quel punto è iniziata una catena di telefonate e di mazzette che è arrivata fino a Lin Kecheng, direttore di ricerca e sviluppo alla Foxconn, il quale, presi i soldi, ha fornito i dati richiesti e relativi al case dell’iPad 2.

Le informazioni così ottenute da Xiao sono state subito utilizzate dalla sua azienda, la Mac Top Electronics, per la produzione di tablet simili all’esterno in tutto e per tutto all’iPad 2. Non contento, Xiao ha voluto anche mettere in vendita i device sullo store online dell’azienda prima del lancio ufficiale del prodotto Apple in Cina.

La corte ha ora sentenziato la sua condanna a 18 mesi di carcere e a una multa di 150 mila yuan. Per i suoi complici pene meno severe: Lin è stato condannato a 14 mesi di carcere e 100 mila yuan di ammenda e Hou a 1 anno di carcere e 30 mila yuan di multa. La Foxconn, in un comunicato ufficiale sulla vicenda, ha sottolineato la totale estraneità ai fatti e la natura di estrema eccezionalità dell’accaduto: “Circostanziato e isolato, perchè l’azienda tiene sempre alti i livelli di guardia sia verso gli attacchi esterni, sia verso quelli interni, onorando fino in fondo gli impegni presi con i partner“.