APPLE: avvelenamento chimico in fabbrica cinese di touch screen iPhone, salute dei lavoratori a rischio

di Flavio Fabbri |

VINTI

Ancora una brutta vicenda vede coinvolta in Cina una fabbrica di componenti iPhone. Stavolta a far parlare male di Apple è la Wintek, società taiwanese che opera nel distretto industriale di Suzhou, nel sudest della Cina. Tra il maggio del 2008 e l’agosto del 2009, moltissimi addetti alle catene di produzione di touch screen per il celebre smartphone sono rimasti intossicati con evidenti sintomi di avvelenamento per aver adoperato un prodotto chimico, lo Hexyl hydride (n-Hexane).

In una lettera scritta da 5 lavoratori dell’impianto sotto accusa e indirizzata a Steve Jobs, CEO Apple, si sottolinea come questo prodotto sia davvero insidioso, perché invisibile all’occhio e inodore. “Da quando l’Hexyl hydride è stato impiegato nella produzione di monitor touch screen per l’iPhone, i profitti di Apple e Wintek sono cresciuti di decine di milioni di dollari al mese, ma sulla pelle dei lavoratori che si sono ammalati a centinaia“, si legge nel documento sindacale.

La Wintek, dal canto suo, afferma che il prodotto incriminato al momento non è più in uso e che non c’è da temere per la salute e la sicurezza degli impiegati addetti all’assemblaggio dei touch screen. Resta il fatto che 137 operai sono stati ricoverati in ospedale e che i malori non sono cessati con l’uscita di scena dell’n-Hexane, utilizzato per pulire le componenti dell’iPhone negli impianti.

Apple non ha ancora commentato la lettera scritta dagli operai cinesi in rappresentanza dei loro colleghi, ma visti i precedenti con Foxconn, c’è da tenere gli occhi aperti con quanto accade nelle lontane fabbriche cinesi, dove i livelli di sicurezza sono scarsi e le condizioni di lavoro pessime. Sembra inoltre che la Wintech non abbia provveduto ad indennizzare nessuna delle persone ricoverate in ospedale, ne che intenda farlo in futuro. Il trattamento per la cura da avvelenamento n-Hexane pare sia anche molto costoso e certamente gli operai cinesi, con stipendi molto bassi, non saranno in grado di permetterselo.