eTICKETING: malaria ‘last minute’, siti non informano turisti sui pericoli di alcune destinazioni

di Flavio Fabbri |

VINTI

Tutti si meritano qualche giorno di relax in mete esotiche e lontano dal fragore e il trambusto della vita quotidiana. D’altronde con i voli last minute sul web è un’opzione davvero a portata di click ormai. E così, da qualche anno a questa parte, sono in tanti a trovare prezzi stracciati che permettono di raggiungere destinazioni turistiche da sogno.

Solo che i siti web che offrono tali vantaggiose offerte non spiegano fino in fondo quelli che potrebbero essere i pericoli per la salute e le necessarie precauzioni da prendere prima di partire. Lo denuncia il British Medical Journal, raccontando che in Gran Bretagna sono già tre i turisti ricoverati per malaria al loro ritorno a casa dalle vacanze di Natale. Si erano recati con un viaggio last minute comprato su Internet in Gambia, senza la necessaria profilassi pre-partenza e prendendosi così la malattia. Su 1500 casi di malaria in Gran Bretagna nel 2009, circa un centinaio sono stati quelli relativi a viaggiatori last minute.

Molti siti web di viaggio e cataloghi, inclusi quelli usati dai nostri pazienti – spiega nell’articolo uno dei medici che ha visitato i tre turisti ammalatisi, John Widdringtonnon parlano del rischio di contrarre la malaria. Devono invece fornire messaggi espliciti su questo e dare consigli medici a chi sceglie mete dove la malattia è endemica. Per questo abbiamo segnalato la situazione all’Associazione britannica dei tour operator“.

A rilanciare il problema in Italia ci ha pensato l’Ordine dei medici chirurgi e odontoiatri, sottolineando come la maggior parte dei viaggiatori dell’ultimo minuto non è assolutamente informato a dovere sui rischi per la salute a cui va incontro recandosi in determinate località del mondo. La colpa è quindi sia dei siti di eTourism, sia del viaggiatore che non si pone minimamente il problema: “Pensare alle precauzioni sanitarie necessarie è qualcosa che va fatto prima della prenotazione. La profilassi ad esempio va fatta un paio di settimane prima della partenza“.