INTERNET POINT: Digos e Polizia ne chiudono 33 a Roma e provincia. Altri 64 attendono l’esito dei controlli

di Flavio Fabbri |

VINTI

La Polizia di Stato e la Digos di Roma hanno controllato in questi giorni ben 1.602 attività commerciali, tra cui Internet Point, Phone Center e Money transfer, ordinando la sospensione di 33 Internet Point e provvedendo a denunciare 191 titolari. E’ quanto emerso dall’azione delle forze dell’ordine a seguito del nuovo piano di controlli varato dal Questore di Roma il 20 novembre scorso.

I reati contestati sono tutti relativi alla violazione della normativa vigente in materia di antiterrorismo. All’interno dei suddetti locali, infatti, non sarebbero state eseguite le previste procedure di registrazione dei dati anagrafici degli utenti. Per lo stesso motivo altri 64 Internet Point restano in attesa che l’istruttoria in corso sia terminata. In caso vengano riscontrati gli stessi reati anche per queste attività e i loro proprietari scatteranno le sanzioni del caso.

Ad alcuni individui arrestati durante le perquisizioni, sono stati contestati i reati di: detenzione di materiale pedopornografico destinato a Internet, ricettazione, falso, sostituzione di persona, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, nonché favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.