PA: niente da fare per il nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). Approvazione rinviata al prossimo Consiglio dei ministri

di Flavio Fabbri |

VINTI

Rinviata a data da definirsi l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). Doveva avvenire ieri, a dire il vero, ma con grande delusione del ministro della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione, Renato Brunetta, promotore del decreto legislativo in oggetto, la tanto attesa approvazione non c’è stata.

I motivi del rinvio, a quanto si apprende da fonti ministeriali, sono stati determinati principalmente dall’assenza del ministro dell’Economica Giulio Tremonti, cioè di colui che deve approvare le spese per qualsiasi nuovo provvedimento o nuova riforma. Ora il decreto ha subito un ennesimo rinvio e considerando la fase di crisi che sta attraversando il Governo italiano, nessuno sa bene quando sarà possibile affrontare di nuovo la materia, se nel prossimo Cdm in programma o in un altro ancora.

Il testo, lo ricordiamo, è stato licenziato una prima volta in via preliminare a febbraio 2010 e successivamente modificato dal Consiglio di Stato e dalle Commissioni parlamentari più di recente. Il nuovo CAD integra e aggiorna il vigente Codice dell’amministrazione digitale, emanato nel 2005, al fine di traghettare la pubblica amministrazione nell’era del digitale e favorire l’uso dell’informatica come strumento privilegiato nei rapporti tra la pubblica amministrazione e i cittadini italiani.