DTT: Steve Hofmann (Qvc), ‘Penalizzati dallo schema dei canali varato dall’Agcom’

di Flavio Fabbri |

VINTI

Lo scorso 15 luglio l’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, aveva deliberato sullo spinoso problema dell’assegnazione dei canali alle emittenti nazionali e locali sul telecomando digitale. Le tv regionali sono però risultate escluse dai primi nove canali del telecomando e questo ha determinato una pioggia di critiche. L’ultima di ieri, con Qvc che in un comunicato ufficiale ha commentato negativamente la deliberà dell’Autorità, definendola “penalizzante a tutti gli effetti“.

A far la voce grossa è stato direttamente Steve Hofmann, CEO di Qvc: “Intendiamo evidenziare le ripercussioni negative di questa decisione su Qvc, perché l’attuale schema varato da Agcom ne determina una collocazione, all’interno della sequenza dei canali, non rispondente al suo posizionamento effettivo“.

Il nuovo schema per la numerazione automatica dei canali (Lcn) sul telecomando digitale terrestre, prevede che le emittenti nazionali siano collocate nei primi 9 canali, le tv regionali di primo piano ai posti dal 10 al 19, mentre le altre dal 71 al 99. Ma la battaglia resta aperta, a quanto pare, con le emittenti locali già pronte a presentare il ricorso al Tar del Lazio e a presentare nuove iniziative politiche.

Qvc, lo ricordiamo, è una delle piattaforme di teleshopping più seguite al mondo, con un fatturato di 7,5 miliardi di dollari, 50 milioni di clienti e 17.000 dipendenti. La Liberty Media Corporation, proprietaria di Qvc, aveva annunciato a maggio il lancio del canale italiano per il primo ottobre 2010, con un investimento di 65 milioni di euro e l’impiego di oltre 300 dipendenti.