LIVE STREAMING: Mondiali di calcio vietati in ufficio, ‘Si riduce l’ampiezza di banda e aumentano i rischi per l’azienda’

di Flavio Fabbri |

VINTI

L’Italia è fuori dai Mondiali di calcio in Sudafrica, ma le partite continuano fino alla finale di Johannesburg dell’11 luglio 2010 e con esse lo straordinario consumo di contenuti video e televisivi direttamente sul Pc in ufficio. Per questo motivo molte aziende sono corse ai ripari, sia per le ovvie distrazioni che ne derivano per il dipendente sul posto di lavoro, sia perché un ininterrotto flusso video di 90′ o più riduce notevolmente l’ampiezza di banda a disposizione dell’azienda.

Un dato rilevante, come ha spiegato Paolo Caloisi, Country Manager di Sonicwall Italia, che ha portato immediatamente a delle contromosse da parte degli amministratori: “Molte aziende ci chiedono soluzioni concrete per limitare o bloccare le trasmissioni video in live streaming, in modo tale da impedire ai dipendenti di guardare la tv dal loro Pc bloccando l’ampiezza di banda necessaria al normale traffico di rete aziendale“.

Negli ultimi anni, anche in relazione al massiccio accesso alle reti sociali, è cresciuta notevolmente la domanda di soluzioni intelligenti per supportare il controllo delle applicazioni e limitare l’accesso ad alcuni siti a livello sia di utente che di contenuto. E questo per due motivi principali: da una parte la sicurezza aziendale, messa di continuo a repentaglio da disattenzioni di vario tipo, dall’altra la necessità di impedire ai dipendenti di passare troppo tempo ad ‘intrattenersi online‘, piuttosto che lavorare. Dall’inizio dei mondiali, infatti, la richiesta di questi prodotti informatici capaci di bloccare, o semplicemente limitare, le trasmissioni video in live streaming ha registrato un vero e proprio boom, con sicure conseguenze future relative al comportamento da tenere in ufficio da parte del dipendente.