CELLULARI: rischio tumore dopo 10 anni al telefono. Corte di Brescia condanna INAIL a megarisarcimento

di Flavio Fabbri |

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Non se ne parla molto, o meglio, è raro sentirne parlare in questi termini, ma i giudici della Corte di Appello di Brescia hanno emesso una sentenza molto importante in tema di utilizzo di dispostivi mobili correlato al rischio di insorgenza di tumori al cervello.

Nel caso in questione, si è dimostrato che dopo 10 anni di esposizione giornaliera e prolungata al cellulare il rischio di contrarre un tumore cerebrale sembrerebbe davvero alto. Da quanto si legge nel documento finale del tribunale lombardo: l’INAIL è stata condannata a pagare una rendita pari all’80% di invalidità, con arretrati e interessi, a un dirigente d’azienda che aveva contratto una grave patologia cerebrale, proprio per eccessivo utilizzo del cellulare.

Secondo gli atti e i referti medici, il paziente avrebbe lavorato con il telefonino letteralmente attaccato all’orecchio per una media di 6 ore al giorno, per 12 anni di permanenza, nell’azienda in cui è stato impiegato dal 1991 al 2003.