WIMAX: Ovum, ‘Ancora una tecnologia di nicchia e troppo costosa’

di Flavio Fabbri |

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Negli ultimi anni si è parlato molto di WiMAX (Worldwide Interoperability for Microwave Access) e di accesso wireless a reti di telecomunicazioni a banda larga, ma sui mercati europei e nordamericani qualcosa sembra non funzionare. Secondo un recente Rapporto Ovum ciò che emerge nettamente è che tale tecnologia al momento riamane di nicchia, relegata ai grandi centri urbani e in difficoltà nella competizione con le piattaforme DSL, HSPA e, li dove c’è, la fibra (FTTx).

Due terzi delle 300 reti WiMAX a livello mondiale sono disponibili nei mercati di Africa, Asia, Europa dell’Est, Medio Oriente e America Latina – ha detto Angel Dobardziev di Ovum – tuttavia, la maggior parte degli operatori WiMAX dei mercati emergenti non ha ancora raggiunto un numero di abbonati sufficiente per coprire gli investimenti sostenuti“.

La ragione di questo successo a metà nei Paesi emergenti e delle difficoltà incontrate dal WiMAX in Occidente, secondo Ovum, sono da ricercare nei costi di gestione elevati e nelle tariffe ancora troppo alte rispetto alle tecnologie concorrenti,decisamente a buon prezzo. Al momento il mercato WiMAX rappresenta solo il 5% scarso di quello sviluppato dalla telefonia fissa e mobile in banda larga, che entro il 2014 presenterà un volume di 1,5 miliardi di dollari.