AMAZON: oscurati i libri di Orwell in rete. Utenti arrabbiati, ‘Metodi da Big Brother’

di Flavio Fabbri |

VINTI

Da un po’ di tempo non è più possibile leggere sul proprio kindle gli eBook del grande George Orwell. Testi classici come “1984” e “La fattoria degli animali“, al momento, non sono più reperibili su nessun lettore digitale o store online. Il motivo? I detentori dei diritti editoriali delle opere sopra citate hanno fatto ufficialmente richiesta ad Amazon di oscurarne la distribuzione, boicottando in questo modo l’operato di un fornitore di contenuti ‘pirata’, reo di aver reso disponibili i testi di Orwell senza autorizzazione.

Ovviamente, chi ne ha fatto le spese sono stati gli utenti, che all’improvviso si sono visti negare la possibilità di acquistare eBook considerati universalmente, da lettori e critici di diverse generazioni, opere di assoluto rilievo nella letteratura di tutti i tempi; mentre molti altri ancora, che li avevano già acquistati, se li sono visti addirittura sottrarre. Al di fuori del risarcimento che ne è seguito, la questione ha molto irritato la rete e i suoi utenti e per ulteriori motivi. ‘Metodi da Big Brother‘, scrivono su blog e forum di diverso orientamento gli eBook’s reader, offesi dai modi autoritari con cui la distribuzione ha risolto la faccenda, senza nessun preavviso e cancellando da remoto contenuti onestamente acquistati dai lettori stessi.

Tale pratica, riconducibile al Trusted computing, o informatica fidata, è stata sentita come una mossa probabilmente ‘oltre misura‘ e, nonostante le scuse tardive e i risarcimenti, tale da innescare un dibattito di rete molto ampio sul limite da porre al potere di azione dei fornitori e dei distributori di contenuti online, spesso abusato e a discapito dell’utenza. Uno dei punti su cui da tempo si discute è proprio su alcuni utilizzi del Trusted computing, ovvero la possibilità, tramite software e hardware appositi, di imporre discrezionalmente restrizioni nell’uso dei dispositivi elettronici da parte dei legittimi proprietari.