eSOCIETY: il web diventa piazza per lo scambio degli organi

di Flavio Fabbri |

VINTI

La crisi economica e finanziaria che stiamo attraversando porta con se non soltanto le sofferenze e i lamenti dei mercati sotto scacco, ma anche e soprattutto il suo carico silenzioso di sconfitte umane e di tragedie sociali, quelle di uomini e donne senza più un lavoro, una casa e un futuro. Ultima frontiera del Business to Consumer sembra essere quella drammatica e sconvolgente della vendita di organi umani sui più popolari siti di eCommerce, sotto la voce grottesca: “Annunci urgenti e speciali“.

Centinaia di messaggi shock hanno riempito negli ultimi tempi le pagine di tanti siti gratuiti, come Adoos.it, o Annunci.net, ma questi sono solo due esempi tra le decine di piattaforme B2C che sempre più spesso si vedono costrette a pubblicare delle sezioni a parte per questo oscuro commercio. ‘Vendo un rene‘, ‘Cedo midollo spinale‘, titoli che fanno rabbrividire e che rendono bene la gravità di questo scoraggiante momento storico in cui viviamo.

Protagonisti tragici di questo nuovo universo ‘sotterraneo‘ del web, ormai venuto alla luce, sono persone comuni, finite magari in mano ad usurai senza scrupoli, o che semplicemente non ce la fanno a pagare le rate del mutuo o della macchina. Uomini e donne che si indebitano sempre di più, fino ad arrivare all’estremo gesto di vendere parti del proprio corpo per racimolare somme di denaro più o meno grandi, utili a tirare un po’ avanti e non affogare definitivamente.