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WEB: proteste in America sul nuovo ‘Antipiracy Act’ voluto da Obama

VINTI

Proprio non ci stanno le associazioni per i diritti digitali sul web, tra cui le due grandi Public Knowledge e Electronic Frontier Foundation (EFF), e hanno tutta l’intenzione di ottenere giustizia dal Presidente Barack Obama che nei giorni scorsi aveva promesso di precisare meglio le finalità contenute nelle centinaia di sezioni del nuovo ‘Anti-Counterfeiting Trade Agreement’ (ACTA).

Un corposo faldone di oltre 1500 pagine, frutto di un accordo internazionale del 2006 tra USA, Europa e Giappone, teso a sanzionare e regolamentare le attività di pirateria on-line, rafforzando le leggi di ogni singolo paese e rendendo così le azioni di prevenzione e repressione più efficaci. Le proteste sono dirette alle 1300 pagine circa di documenti non ancora rese pubbliche e che, secondo i gruppi di attivisti digitali, devono invece essere accessibili e consultabili, come recita la Freedom Information Act, altra importante legge sulla libertà d’informazione.

Al centro della discussione e delle critiche anche le presunte pressioni sul governo da parte dell’industria dell’intrattenimento di Hollywood, sempre più decisa ad ottenere un risultato schiacciante contro la violazione del copyright, in casa come nel resto del mondo.

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