COMUNE DI ROMA: multe pazze? Trovato il colpevole nel ‘cervellone’ mai acceso

di Flavio Fabbri |

VINTI

Nel 2005 si è fatto un gran parlare al Campidoglio di rivoluzione nella gestione delle multe, della logistica e dei dati relativi al personale della Polizia municipale romana, definendo l’acquisto del nuovo sistema informatico per la Centralizzazione dei dati un “Successo senza precedenti“. Le cose però non vanno per il verso giusto e dalle casse del comune sono nel frattempo usciti più di 1,5 milioni di euro, per un servizio che non c’è mai stato e un ‘super-cervellone’ che non si è mai accesso.

Oggi, dagli uffici della Polizia Municipale di Roma, riferiscono che di quel progetto, nato nel 2005 e affidato alla società mista A.t.i., formata da Hp e Telecom, per un costo iniziale di un milione e 500mila euro, nessuno sa che farsene, tanto che il nuovo comandante del corpo, nominato nel 2007, ha deciso di avviare nei confronti della stessa ditta un procedimento giudiziario per inadempienza.
Proprio nel 2007 ci fu una prima verifica e dagli uffici competenti del Personale, della Logistica e della Gestione e sviluppo dei sistemi informativi arrivarono le tristi conferme del mancato funzionamento del supercomputer.