BLOOMBERG: restyling del gruppo, network a dieta e primi tagli al personale

di Flavio Fabbri |

VINTI

Un restyling, ma anche una misura necessaria per far fronte alla più grave crisi finanziaria ed economica degli USA negli ultimi trent’anni. Bloomberg, il grande network di canali satellitari e via cavo che trasmette in tutto il mondo, fondato nel 1981 dall’attuale sindaco di New York, ha deciso di chiudere tutte le reti televisive del gruppo non di lingua inglese.

Un piano di ristrutturazione di grandi proporzioni che porterà i suoi effetti non solo negli Stati Uniti, ma anche nelle redazioni in Europa e Giappone. Più di 100 i posti di lavoro bruciati nel comparto multimediale con un unico obiettivo: “Integrare le attività Tv nelle Americhe, in Europa e in Asia in un’unica rete in inglese“. Dalla sua fondazione nei primi anni ’80 non era mai successo niente di simile.