PORNOGRAFIA: chiusi in Cina altri 244 i siti

di Flavio Fabbri |

VINTI

Sono 244 i nuovi siti chiusi durante la scorsa settimana in Cina e sempre per lo stessa campagna contro i contenuti ‘volgari‘ veicolati dalla rete. Molti dei siti presi di mira non erano neanche registrati e infrangevano le leggi sulla distribuzione di contenuti sessuali, scrive l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua.

Il Governo di Pechino non molla la presa su Internet, arrivando così alla soglia dei 700 web site chiusi ed estendendo le operazioni di controllo e censura anche ai contenuti dei videogiochi per telefonini, i racconti online e i programmi radiofonici. La stretta su Internet continua ad essere vista dagli analisti come una prova tangibile da parte del governo di bloccare i dissidenti nazionali e la stampa estera. Il 2009, infatti, sarà un anno di anniversari importanti, compreso il ventennale della repressione nel sangue delle proteste pro-democratiche di piazza Tien An Men del 1989.