WIRELESS: No di Bush a una rete nazionale gratuita. Disappunto della FCC: ‘Così si penalizzano i consumatori’

di Flavio Fabbri |

VINTI

Tutto in una lettera, ma tanto è bastato al Presidente USA di fine mandato, George W. Bush, per scombinare i piani alla Federal Communications Commision, dichiarando il proprio scetticismo sul progetto di realizzare una rete wireless gratuita e nazionale per l’accesso al Web. Un progetto che prevede l’istituzione di un’asta, nel corso del prossimo anno, per assegnare le frequenze a un gestore che avrà l’obbligo di dedicare parte dello spettro ottenuto alla diffusione di un segnale gratuito per navigare online.

Su questo punto lo staff del Presidente uscente sembra non essere d’accordo, pensando che sia sempre meglio delegare al mercato l’indicazione di un prezzo d’asta e che inoltre un progetto ‘vincolato’ a priori male sarà accolto dagli operatori. A fianco di Bush, infatti, si sono subito schierate anche le società di telefonia mobile che temono interferenze sul loro segnale e giudicano improbabile che un nuovo soggetto possa avere le risorse necessarie per implementare un tale network wireless sul territorio nazionale americano.
Tra i due contendenti, intanto, il terzo ‘ci rimette’, cioè il consumatore, che come sottolinea in una nota l’FCC, avrebbe sicuramente notevoli benefici da una rete ad accesso semplice e gratuito. Soprattutto in un momento così delicato per l’economia americana.