SALUTE: Cyber-chondria, quando il malato si affida al web

di Flavio Fabbri |

VINTI

Nuovi malati immaginari o nuove malattie? Al quesito non è facile rispondere, visto che in ogni tempo e luogo di gente ipocondriaca ce ne sempre stata, se poi ci mettiamo il potere di Internet il problema si accresce per quanti sono gli internauti con problemi di salute. Cercare diagnosi ai propri disturbi di salute in rete, affidandosi ai motori di ricerca, è quanto di più dannoso si possa fare. Tanto che ne è nata una nuova ‘malattia‘: la Cyber-chondria.

E’ sempre più diffusa infatti l’abitudine di cercare on-line informazioni inerenti malesseri e sintomi, approdando addirittura ad autodiagnosi il più delle volte azzardate. Un semplice mal di testa può in alcuni casi trasformarsi in un tumore al cervello, con le derive psicologiche annesse e connesse.
E’ la conclusione a cui sono giunti alcuni ricercatori di Microsoft, i quali avvisano sull’uso improprio della Rete, sul rischio sempre più concreto che questa si sostituisca al più affidabile parere del medico. Otto americani su dieci, oggi, si curano così.