eSECURITY: il Cloud Computing ‘è roba da supidi’

di Flavio Fabbri |

VINTI

Secondo Richard M. Stallman, fondatore del free software e del movimento GNU, non è pensabile di affidare i propri dati personali ad un server lontano e nello stesso tempo credere che il questo avvenga nella massima sicurezza informatica. Definendo, alla fine, il tutto come una “completa stupidaggine“.

In questa levata di scudi contro tale nuova tendenza del web, Stallman, sostiene che le aziende più attive nello sviluppo di tecnologie basate sul Cloud Computing hanno in realtà intenzione di chiudere l’utente all’interno di software proprietario, costringendolo poi a pagare per poter utilizzare i suoi stessi dati e documenti.
Potrebbe infatti accadere che, utilizzando un programma proprietario o il web server di qualcun altro, si resta senza difese e si può facilmente finire nelle mani di criminali informatici o rimanere ostaggi del business del momento.