GOOGLE: Chrome usa codice Microsoft

di Flavio Fabbri |

VINTI

Si sapeva già da giorni, tra le diverse componenti di Google Chrome c’erano anche elementi di Microsoft, ma nel tempo si sono evidenziati nuovi ‘scopiazzamenti’ da Windows XP. La cosa non è un mistero ormai, né un reato, ma non è mai stata dichiarata apertamente.

Si sapeva infatti che Chrome utilizzava materiale a codice aperto da WebKit e Firefox, ma non da Windows. Si sapeva qualcosa dell’utilizzo di Windows Template Library, solo che indagando su questo programma ne sono venuti fuori altri: Data Execution Prevention di Windows XP S2 e parti di codice di Windows Kernel. Tutti non documentati.

Da Mountain View si sostiene di aver lavorato di reverse engineering su Vista, cioè utilizzando una pratica tipica dell’hacking per risalire al codice sorgente dal software in esecuzione. Il problema non è giuridico, come detto, semmai è legato al fatto che, se la compagnia sceglie di non documentare tali API (Interfaccia di Programmazione di un’Applicazione), vuol dire che non ne prevede l’utilizzo da terze parti e può succedere che futuri aggiornamenti del sistema operativo la rendano incompatibile.