MEDIA ONLINE: Olimpiadi 2008, anche il CIO indaga su censura in rete

di Flavio Fabbri |

VINTI

Dopo le denuncie dei media stranieri per le continue intromissioni da parte dei funzionari governativi cinesi e l’associazione Human Rights Watch, in prima fila con un rapporto secondo cui il paese asiatico non starebbe tenendo fede alle promesse fatte in tema di diritti, anche il CIO alza la guardia in vista dell’inizio dei giochi.

Il Comitato Internazionale per le Olimpiadi (CIO), infatti, indagherà su ciò che sembra essere una censura bella e buona sulla copertura mediatica dei Giochi di Pechino. Mancano ormai pochi giorni al via e ancora non è possibile accedere al Main Press Center e al sito web di Amnesty International. In molti casi poi, anche se non ci si trova di fronte a una censura tradizionale, diversi giornalisti hanno evidenziato gravi anomalie e rallentamenti dei servizi in rete.