PRIVACY: redditi online, una violazione a tutti gli effetti

di Flavio Fabbri |

VINTI

Ancora alti i toni sulla vicenda ‘redditi degli italiani online’. A riaccendere la discussione un’affermazione del responsabile dell’Agenzia delle Entrate Massimo Romano che, fornendo una sua interpretazione dei fatti, definisce la scelta dell’ex viceministro dell’Economia Vincenzo Visco “un atto di trasparenza e di democrazia“.

A Romano risponde Francesco Pizzetti, Presidente dell’autorità della Privacy, per il quale “il diritto (pubblico) alla riservatezza è un esercizio politico e civile di cui dispone il cittadino” e come tale, aggiungiamo, non può essere violato da decisioni affrettate e dal dubbio senso democratico.

Per il resto, come afferma Domenico Ciavarella, Garante del Contribuente, solo lo Stato è erario, cioè nei poteri di “inserirsi nella conoscenza della ricchezza di un cittadino“. Quindi solo lo Stato deve valutare e ‘vedere’ se un contribuente è stato corretto o no. Se ne deduce che, probabilmente, un qualunque altro accertamento porti a violazione sistematica della norma giuridica a tutela della privacy.