MEDIA: Spagna, misure medievali contro la criminalità audiovisiva

di Flavio Fabbri |

VINTI

Dal prossimo primo luglio, per decreto del governo spagnolo, su tutti i riproduttori multimediali in vendita in grado di acquisire, riprodurre, registrare e copiare suoni e immagini sarà applicata una tassa di circa 3 euro, a carico dei clienti o dei venditori.

La misura, da molti definita ‘medievale’, ha lo scopo di recuperare 117,8 milioni di euro entro la fine dell’anno. I soldi verranno ridistribuiti tra i detentori del diritto d’autore scarsamente tutelati e sempre più esposti alle attività illecite presenti nel settore del multimediale. Secondo il governo Zapatero, la cifra stabilita comunque non sarà sufficiente a coprire il reale ‘buco’ generato dalle multiformi attività della criminalità audio-visiva, su cui la stessa Unione europea, sempre più pressata, sarà presto chiamata a intervenire.