DRM: per Israele una pratica di controllo anacronistica

di Flavio Fabbri |

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Dopo il Canada, anche Israele risponde alle accuse americane di non sostenere abbastanza le direttive sulla tutela del diritto d’autore, sostenendo inoltre, in una lettera all’IIPA (International Intellectual Property Alliance), la sua totale autonomia di scelte in base al proprio ordinamento giuridico e legislativo in termini di diritti d’autore.

Il Ministero della Giustizia Israeliano sostiene inoltre, rifacendosi ai due trattati WIPO del 1996 sulla tutela dei diritti d’autore, che i DRM sono delle pratiche di controllo a dir poco anacronistiche e che la stessa popolazione israeliana non le gradisce.

Gli stessi autori sembrano non propendere per i DRM e alcuni fornitori di contenuti stanno già procedendo a sperimentare forme di accesso non criptate, ‘nonencrypted access’.