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RADIO – Ancora troppo lontana l’era digitale

VINTI

Appare ancora lontano l’arrivo dell’era digitale della radio, mentre crescerà progressivamente l’offerta di quella diffusa in Internet che compenserà i segnali di abbandono della radio tradizionale da parte dei giovanissimi. Le previsioni sono state fatte dal presidente di Astra Ricerche, Enrico Finzi, all’annuale convegno Audiradio a Santa Margherita Ligure. In questo scenario saranno privilegiate in un primo momento le emittenti nazionali più attive, mentre quelle locali minori saranno sempre più marginalizzate e sopravviveranno solo quelle più radicate nel territorio o che diverranno tematiche. Il processo di razionalizzazione e di concentrazione della platea dell’emittenza proseguirà con molta gradualità, anche perché gli esperti reputano irrealistica qualunque ipotesi di riordino delle frequenze per legge, prima che sia consolidato il passaggio della televisione al digitale. Infatti il digitale radiofonico ha costi molto alti (tra l’altro i consumatori dovrebbero sostituire circa cento milioni di apparecchi) e, a differenza di quello televisivo che ha lo scopo di promuovere il pluralismo, determinerebbe una drastica riduzione del numero delle emittenti attive.

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