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AT&T – Salta il proposito di chiudere la fusione entro il 2006

VINTI

La Federal Communications Commission (FCC), l’autorità statunitense delle comunicazioni, non ha ancora dato il via libera alla fusione da 85 miliardi di dollari tra AT&T e BellSouth. Il mancato via libera della commissione è dovuto sia al rifiuto di voto del repubblicano Robert McDowell per “preoccupazioni etiche” e sia alle condizioni che i due commissari di designazione democratica, Michael Copps e Jonathan Adelstein, vorrebbero porre alla fusione, fra queste controlli sulle tariffe o l’introduzione di tetti massimi. Il via libera della FCC non è cosa da poco in quanto senza di esso AT&T e BellSouth non possono procedere alla fusione che dovrebbe portare alla nascita del primo operatore telefonico statunitense. L’operazione, secondo gli analisti, non sarà chiusa entro fine anno ma potrebbe avvenire a gennaio. AT&T, lo scorso marzo, ha firmato l’accordo per rilevare il controllo di BellSouth. L’operazione, una volta conclusa, porterà all’unione di AT&T con Bellsouth e Cingular Wireless che attualmente operano separatamente ed indipendentemente. In base ai termini dell’accordo sotto il marchio AT&T, infatti, opereranno sia Bellsouth che Cingular Wireless. AT&T, infatti, grazie a questa operazione acquisirebbe il controllo al 100% di Cingular Wireless – prima compagnia mobile statunitense a cui fanno capo 54 milioni di clienti – di cui Bellsouth (terza compagnia telefonica locale statunitense con 50 milioni di linee telefoniche) detiene il 40%.

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