LIVEDOOR – Un manager ammette di aver violato le leggi sull’insider trading

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VINTI

È iniziato a Tokio il processo contro i quattro ex dirigenti di Livedoor, Internet company giapponese. I dirigenti che sono stati accusati di manipolazioni e atti scorretti, si sono dichiarati colpevoli. Oltre ai dirigenti, anche Yoshiaki Murakami, titolare di un importante fondo di investimento giapponese, ha ammesso di aver violato le leggi sull’insider trading e ha annunciato che immediatamente si dimetterà ha aggiunto che si dimetterà dal suo fondo. Murakami ha testimoniato che “alcune sue azioni riguardo una battaglia di acquisizione di alto profilo iniziata lo scorso anno da Livedoor potrebbero essere interpretate come una violazione della legge sull’insider trading“. Subito dopo l’ammissione di colpevolezza davanti gli inquirenti Murakami è stato arrestato e quasi sicuramente sarà incriminato. Come è noto fra gennaio e febbraio Takafumi Horie, ex presidente e fondatore di Livedoor, ed altri 3 ex dirigenti – Ryoji Miyauchi (ex direttore finanziario della società), Fumito Okamoto (ex vicepresidente) e Osanari Nakamura (ex direttore esecutivo) – sono stati arrestati e devono rispondere dell’accusa di false comunicazioni societarie nell’ambito di dell’inchiesta condotta dalla Securities and Exchange Surveillance Commission (Sesc), Commissione di controllo sui titoli giapponese, e dalla Borsa di Tokio. Livedoor è accusato sia di aver gonfiato vendite e profitti della sua controllata Livedoor Marketing e sia di aver cercato di aumentare il proprio prezzo in Borsa attraverso una finta acquisizione di una società che era già sotto il controllo del gruppo. La stessa Livedoor, quotata nell’aprile del 2000, è stata incriminata per la falsificazione dei libri societari. La Borsa di Tokio ha delistato il titolo della società per garantire agli investitori il tempo necessario per cedere le proprie quote. Il reato di insider trading in Giappone è punibile con cinque anni di carcere.