SEBASTIAN HOLDING – Vivendi respinge la sua offerta

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VINTI

Il Consiglio d’amministrazione del gruppo francese, attivo nei videogiochi (Vivendi Games), nelle tlc (SFR e Maroc Telecom), nella musica (Universal Music Group), e nei media (CanalPlus), ha respinto all’unanimità l’offerta di 33,50 euro per azione, pari a 38,6 miliardi di euro, presentata dal fondo d’investimento Sebastian Holdings controllato dall’uomo d’affari norvegese Alexander Vik. Come è noto il fondo d’investimento controlla già il 4% di Vivendi. La società francese ha respinto l’offerta in quanto ritiene che nelle vere intenzioni di Sebastian Holdings ci sarebbe quello di acquistare il gruppo per poi smantellarlo e rivenderlo in blocchi separati. Secondo fonti vicine al dossier l’offerta presentata da Sebastian Holdings era appoggiata da Deutsche Bank e da Bank of America. Ricordiamo che nell’azionariato di Vivendi non è presente un socio con una grossa quota di maggioranza, ma tanti piccoli soci. Tra questi, oltre Sebastian Holdings, troviamo la Caisse des depots (2,33%), UBS (1,68%), Société Générale (1,03%), i dipendenti della società (1%) e poi altri azionisti, per lo più banche o finanziarie francesi, con quote comprese tra lo 0,50% e l’1% per un totale non superiore al 10%. Tra queste BNP – Paribas (0,96%) e Crédit Suisse Securitites (0,57%). Il rimanente 85,61% di VU è in mano ad altri azionisti la cui quota non arriva allo 0,50%. Tra queste Group Fonds de réserve pour les retraités (0,48%), Groupama Asset Management (0,47%), Group savings plan – Veolia Environnement (0,36%), Vivendi Universal Treasury shares and Controlled entities (0,17%). Da un azionariato così frammentato emerge come per la società sia difficile conservare l’indipendenza.