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La società giapponese ha confermato di avere in programma di tagliare il 15% della sua forza lavoro nel mondo, di chiudere impianti e di ridurre della metà il debito. Nei giorni scorsi il quotidiano giapponese Nihon Keizai aveva già annunciato, citando fonti vicine al dossier, che Sanyo avrebbe avviato un piano di ristrutturazione per ridurre l’ingente perdita netta di 171,54 miliardi di yen registrata alla fine dello scorso esercizio chiuso il 31 marzo 2005, a causa dei danni subiti a un impianto per un terremoto e a causa del rallentamento delle vendite di macchine fotografiche digitali e di telefoni cellulari. Sanyo, che attualmente impiega 96.000 unità, intende tagliare 14.000 posti. Di questi 8.000 in Giappone e 6.000 nel resto del mondo. La società giapponese ha precisato che 3.800 posti saranno tagliati entro il 31 marzo 2006. Sempre nell’ambito del piano di ristrutturazione la società procederà a chiudere il 20% dei suoi impianti in Giappone, riducendo così i costi di 70 miliardi di yen e il debito di 600 miliardi di yen.
