KAZAA – Le major discografiche la portano in tribunale

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VINTI

Trenta case discografiche hanno accusato e portato in Tribunale i proprietari e gli sviluppatori australiani di Kazaa, Sharman Networks e Altnet. Le major vogliono essere risarcite da Kazaa per il fatto che milioni di persone nel mondo usano il suo software per scambiarsi file protetti dal copyright. Le case discografiche sostengono che il sito costa loro milioni di dollari in mancate vendite. I proprietari di Kazaa si sono difese dalle accuse rifacendosi alla cosiddetta tesi Betamax, secondo la quale “le case produttrici di videoregistratori non devono pagare se qualcuno usa questi apparecchi per duplicare film senza autorizzazione“. Secondo Sharman Networks e Altnet, infatti, non è possibile giudicare responsabile Kazaa per il comportamento degli utenti finali. Le trenta compagnie discografiche, oltre al risarcimento per i danni subiti, hanno anche chiesto alla Corte federale Australiana di chiudere il sito. La Corte ha però decretato che il sito non andava chiuso ma posto sotto controllo per la protezione dei copyright.