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PEOPLESOFT – Un gruppo di azionisti la porta in tribunale

VINTI

Un gruppo di azionisti della società statunitense, secondo il “Wall Street Journal”, ha chiesto a un tribunale del Delaware di ordinare al vertice del gruppo di riaprire le trattative con Oracle, che agli inizi di novembre ha alzato per l’ultima volta il prezzo di offerta su Peoplesoft portandolo a 24 dollari per azione da 21 e definendo la revisione la sua “offerta migliore e definitiva”. La nuova offerta scadrà alla mezzanotte del 19 novembre e se non sarà stata raggiunta la maggioranza Oracle ritirerà l’Opa. Gli azionisti che si oppongono alla decisione del Board – che lo scorso 4 novembre ha diramato una nota nella quale consiglia ai propri soci “di non agire in questo momento in risposta all’annuncio di Oracle Corporation, che ha modificato la propria offerta di acquisto non richiesta di tutte le azioni PeopleSoft” – hanno chiesto al giudice di riaprire la causa contro il Cda della società e di ordinare l’eliminazione della “poison pill” con cui il board si è difeso per evitare la scalata di Oracle. Anche Oracle ha presentato una richiesta alla corte. La società guidata da Lawrence J. Eleison ha chiesto un’ingiunzione che costringa PeopleSoft ad eliminare la “poison pill”. Le due società interrogate dalla stampa hanno preferito non rilasciare dichiarazioni.

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