DEUTSCHE TELEKOM – Denunciata per comportamento scorretto nelle comunicazioni sociali

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VINTI

Gli azionisti dell’ex monopolista tedesco, circa 15.000 rappresentati da 630 avvocati, hanno accusato Deutsche Telekom di descrizione inappropriata della situazione aziendale, reticenza su alcuni rischi societari e prezzo di emissione troppo elevato. Gli azionisti accusano DT di aver ingannato chi ha acquistato azioni, per un valore di 15 miliardi di euro, nel 2000 quando la società ha lanciato un’Offerta Pubblica di Vendita (OPV). Gli azionisti che aderirono all’OPV pagarono i titoli 66.50 euro ognuno, pari a quattro volte il loro valore attuale che è di 15 euro. Secondo gli azionisti, Deutsche Telekom nel 2000 ha sopravvalutato il proprio patrimonio immobiliare, utilizzando un meccanismo contabile non consentito, per accrescere il valore complessivo della società. Gli azionisti hanno chiesto 100 milioni di euro di risarcimento. Deutsche Telekom si è difesa dalle accuse affermando che gli azionisti, che acquistarono le azioni 66.50 euro, stanno accusando ingiustamente la società per un crollo dei prezzi che ha colpito il settore delle telecomunicazioni in tutto il mondo. Il processo, che si è aperto oggi a Francoforte davanti al giudice Meinrad Woesthoff che ha scelto 10 casi modello tra oltre 2.100 cause intentate dai 15.000 azionisti di DT, è stato rinviato al giugno del 2005.