OPENGATE – Chiusa l’inchiesta per insider trading

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VINTI

Il sostituto procuratore di Milano, Roberto Pellicano, ha comunicato che la Procura di Milano ha chiuso le indagini per insider trading nei confronti dell’ex presidente di Opengate Vittorio Lasagni e degli ex consiglieri Umberto Ronzoni e Bruno Bottini. I tre ex amministratori erano stati accusati di aver ceduto pacchetti di titoli prima di comunicare al mercato le notizie sul cattivo stato della societ. In seguito alle indagini è risultato che la vendita delle azioni sarebbe avvenuta in base a tre o quattro informazioni privilegiate nel periodo che va dal febbraio al maggio del 2003 per un profitto complessivo, calcolato approssimativamente di oltre 200 mila euro. Il cda della società di Malnate, distributrice di prodotti informatici, ha presentato istanza di fallimento al Tribunale di Varese, lo scorso 30 ottobre, dopo che l’assemblea straordinaria convocata – per la terza volta consecutiva – non aveva raggiunto il quorum necessario per approvare l’aumento di capitale da 50 milioni di euro, indispensabile per la continuità aziendale. Alla base del crack di Opengate ci sono le difficoltà finanziarie nate dalle incessanti acquisizioni effettuate dal Gruppo. Opengate, infatti, dopo la quotazione in borsa nel 1999, che gli aveva fruttato 30 milioni di euro, aveva acquistato diverse società che non hanno prodotto i risultati attesi e si è trovata, quindi, a dover far fronte a un forte indebitamento finanziario, che alla fine del 2002 era pari a 250 milioni di euro.