MUSICA: l’ascolta in streaming il 48% dei possessori di smartphone

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

L’ascolto di musica su dispositivi mobili è in costante aumento. Con l’arrivo dell’iPod della Apple l’ascolto di musica in mobilità è divenuto un must per giovani e giovanissimi, tanto da rendere obsoleto in brevissimo tempo il caro vecchio walkman della Sony. L’arrivo dei nuovi device, tra cui l’iPhone sempre della Apple, non hanno fatto altro che traferire questo tipo di intrattenimento sul telefono, aumentando la domanda di servizi streaming.

 

Secondo un recente sondaggio ComScore, l’ascolto di musica sullo smartphone è al quarto posto tra i principali utilizzi dell’apparecchio, dopo il social networking, il gioco e la ricerca di notizie. Il 48% degli utenti, infatti, consuma contenuti musicali in mobilità, sia streaming, sia on demand (audio e video). Nel documento si legge che tra i fattori più importanti che caratterizzano un dispositivo mobile ci deve essere anche l’ascolto di musica, che ha ottenuto 7,4 punti su una scala da 1 a 10.

 

Un dato che non è sfuggito ai grandi marchi dell’ICT globale, da Google ad Amazon, da Apple a Sony, che stanno valutando da tempo in che modo monetizzare questo modello di consumo di contenuti musicali su rete mobile. Pandora ha ottenuto un grande successo, in termini di utenti (67 milioni nel mondo, +41%) e di ascolti, ma ancora non parla di profitti, anzi, le perdite dovute ai pagamenti delle licenze sono aumentate a gennaio 2013. Stessa cosa Spotify, che su 10 milioni di utenti registrati ha solo 2 milioni di account a pagamento.

 

Secondo fonti ben informate della Silicon Valley, le grandi aziende sopra menzionate starebbero cercando nuovi servizi a pagamento da inserire nel proprio portfolio, Google con YouTube e Apple su iTunes. Stessa cosa Microsoft, che sta promuovendo un servizio di musica sulla Xbox.

Nel 2012, ha riportato l’IFPI, sono stati spesi dai consumatori circa 6 miliardi di dollari in musica digitale, con un incremento sull’anno precedente del 9%.