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MOBILE APP: un ingegnere fiorentino inventa il ‘braillepad’

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Finalmente anche per gli ipovedenti non sarà più un problema inviare un messaggio e un’email, condividere materiale sui social media o accedere ad una chat. Smartphone e tablet saranno più accessibili anche a chi non può vedere o ha un uso della vista limitato, grazie ad un’applicazione sviluppata da Claudio Guida, ingegnere di Firenze, che trasforma lo schermo touchscreen dell’iPhone e dell’iPad in una tastiera Braille.

 

Si tratta del programma ‘braillepad‘, che suddivide lo schermo in sei parti ognuna delle quali rappresenta i simboli dell’alfabeto Braille, inclusi numeri, punteggiatura e simboli alfanumerici più in uso. La prima versione dell’applicazione uscì a ottobre, racconta Guida a Repubblica, “tra qualche giorno uscirà la 2.6, molto più veloce nella scrittura e senza alcune imperfezioni che mi erano state segnalate dagli utenti e dai tester del gruppo Google “universal access”. Uno spazio sul web dove non vedenti e ipovedenti possono confrontarsi sull’accessibilità delle tecnologie e sui modi di velocizzare piccole pratiche quotidiane“.

 

Il dispositivo digitale diventa a tutti gli effetti una piattaforma dattilobraille, consentendo, in maniera veloce e semplice, di scrivere messaggi e condividerli sui principali social network. Ci vuole solo un po’ di pratica, ha spiegato lo sviluppatore non vedente fin da piccolo, ma poi si procede in maniera agevole come con qualsiasi altra attività.

 

All’Università degli Studi di Firenze, assieme ad un team di ricercatori, Guida ha anche creato BusAlarm, un prototipo di applicazioni mobile per iPhone, che permette di riconoscere l’arrivo di un autobus indicandone il modello e il numero: “Per ora resta solo un esperimento, però, nessuno si è fatto ancora avanti“.

 

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