CLOUD: risparmi per 2,5 miliardi di euro nella PA italiana

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

La pubblica amministrazione europea potrebbe risparmiare oltre 6,2 miliardi di euro adottando soluzioni avanzate di cloud computing e Unified Communications (UC). È quanto si legge in uno studio pubblicato da Copenhagen Economics e commissionato dalla Microsoft Danimarca: “Public sector modernization. Benefits and barriers to adoption of new technology” (link al download completo del Report).

 

Ovviamente, per raggiungere tali straordinari risultati economici, servono anche infrastrutture broadband efficienti e un diffuso utilizzo di tecnologie digitali, sia tra la popolazione, sia nella Pubblica Amministrazione di ogni singolo Paese europeo coinvolto nello studio (Portogallo, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Spagna, Italia, Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia).

 

In periodo di spending review generale, ridurre i costi del settore pubblico, senza usare la scure e mantenendo inalterato il livello dei servizi, è una delle migliori notizie per il cittadino.

 

Tra i settori che ne beneficeranno di più ci sono quelli dei servizi al pubblico, soprattutto sanità e scuola, con un minor numero di spostamenti, quindi un recupero dei tempi passati a muoversi da utilizzare in formazione e da integrare nelle ore lavorative.

 

Anche l’Italia può trarre grandi benefici investendo in UC (IM, Chat, Real time communication, telefonia IP, Video conferencing, Data sharing) e in sistemi cloud come Software as a service, Platform as a service e Infrastructure as a service, si legge nello studio, risparmiando fino a 2,5 miliardi euro l’anno. Al momento. però, tali risorse sono ancora basse e concentrate per lo più nel settore poste e telecomunicazioni e forniture hardware. Troppo poco per raggiungere obiettivi del genere a breve termine.