ICT: nel 2011 spediti 916 milioni di device elettronici, nel 2016 saranno il doppio

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

Tra smartphone, Pc e tablet, nel 2011, sono stati più di 916 milioni i pezzi spediti in tutto il mondo per un mercato pari a 489 miliardi di dollari. Il dato è di IDC, calcolato in base ai Rapporti trimestrali dell’anno scorso: Worldwide Quarterly PC Tracker, Mobile Phone Tracker e Media Tablet Tracker.

 

Secondo Bob O’Donnell, vice presidente Clients and displays di IDC, nel 2016 saranno prodotti ben 1,84 miliardi di device di connessione alla rete, praticamente il doppio delle spedizioni rispetto al 2011.

Il mercato degli smart device, per la connessione ad internet, non sembra conoscere battute di arresto e anche le proiezioni per i prossimi anni confermano una crescita esponenziale delle vendite di super telefoni e tavolette, mentre nel contempo si moltiplicano gli ambiti di utilizzo di questi device e si sviluppa un fiorente mercato delle applicazioni e dei servizi: dall’educazione alla sanità, dagli ambienti professionali all’istruzione, dalla formazione all’egovernment, all’ecommerce.

 

Per quanto riguarda i sistemi operativi, entro il 2016 ci saranno cambiamenti importanti: per i Pc Windows passerà dal 35,9% del 2011 al 25,1%, per smartphone e Pc, invece, Android crescerà dal 29,4% al 31,1%, mentre iOS Apple dal 14,6% al 17,3%.

Dati che, nel caso di Google Android, riflettono una strategia di mercato tutta incentrata sul lancio negli ultimi mesi di diversi dispositivi low cost, contro una tendenza da parte degli sviluppatori a preferire l’ecosistema iOS, in cui gli utenti sono più disposti a pagare per servizi e contenuti.

 

Focus del documento IDC è infine la nascita a breve di un ambiente personal cloud domestico e aziendale, in cui far convergere tutti i dispositivi menzionati e che già sono presenti nelle nostre case/aziende.

 

Nei prossimi anni, conclude lo studio, la crescita maggiore nelle vendite di smartphone sarà guidata dall’Asia più la regione del Pacifico, con particolare evidenza in Cina, dove gli operatori di rete mobile spingono all’acquisto di smartphone 3G e continuano ad investire anche in infrastrutture LTE. In quest’area gli smartphone continuano ad essere il principale strumento di connessione a internet.