CLOUD COMPUTING: il 90% dei consumer device userà la nuvola entro il 2015

di Flavio Fabbri |

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Tra il 2013 ed il 2015, il 90% dei consumer device saranno abilitati ai servizi di personal cloud computing. Un nuovo Rapporto Gartner sostiene infatti che già da quest’anno la spesa in nuovi device si aggirerà attorno ai 2 miliardi di dollari, per arrivare nel 2015 a quasi 3 miliardi.

 

Il passaggio ad apparecchi che utilizzano servizi personal cloud aumenterà notevolmente entro la fine del 2012 – ha spiegato Andrew Johnson, vice presidente Gartner – come conseguenza dell’accrescimento della ‘4S experience’, ovvero la tendenza dei consumatori ad un elevato ‘store, stream, sync e share’ di contenuti e documenti, sempre più audiovisivi“.

 

I device coinvolti nella rivoluzione cloud sono ormai multipiattaforma, nel senso che riguardano le rete mobile, i dispositivi portatili dotati di connessione e più in generale gli smart device. I consumatori chiedono ai brand del settore di poter gestire un flusso di dati sempre maggiore dalla rete all’apparecchio, con possibilità di memorizzare, condividere, sincronizzare e consumare in streaming la mole di contenuti offerti sul web.

 

Un cambiamento che riguarda più il consumatore che la tecnologia. Grandi aziende e servizi come Netflix, Google Apps, Amazon Music, Microsoft SkyDrive ed Apple iCloud hanno infatti trovato solo il modo di personalizzare il servizio cloud al cliente, senza apportare innovazioni epocali ad una tecnologia già disponibile e facendone però un nuovo segmento del proprio core business.