ADVERTISING: 88% aziende italiane interessate a media alternativi

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VINCITORI

Cercare media alternativi è uno degli obiettivi primari per le agenzie di marketing, che offrono soluzioni economicamente adeguate ai tempi di crisi che vivono le aziende. Il sondaggio condotto su circa 200 professionisti aderenti all’associazione ADICO (Associazione Direttori Commerciali, Marketing e Vendite), ha fornito dati rilevanti in termini di strategie pubblicitarie e trend di mercato per i prossimi mesi.

 

L’88% degli intervistati è interessato a scoprire tutte le opportunità offerte dai ‘media alternativi‘ e circa il 34% delle aziende in Italia li ha già utilizzati. Più del 50% invece non ha mai pianificato su di loro o, al limite, vi ha destinato il 5% del budget disponibile. Tuttavia il trend di investimento sui media alternativi è in ascesa, considerando che,  attualmente, quasi il 20% del campione investe fino al 10% del budget a disposizione e oltre il 25% supera questa soglia.

 

I dati più significativi che emergono dal sondaggio sono quelli che riguardano la proiezione sulle tendenze d’investimento futuro e sulla soddisfazione di coloro che hanno già sperimentato i media alternativi. Per il 2012, l’86,8% delle aziende ha dichiarato di voler inserire questa nuova leva nel proprio marketing mix, mentre l’80,9%, di chi ha già pianificato sui media alternativi, si è detto pienamente soddisfatto dell’esperienza.

 

Ma che cosa è un media alternativo? Si possono definire alternativi tutti quei media che non rientrano nell’immaginario classico (tv, radio, stampa, affissioni), non sono facilmente reperibili, sono collegati a un network (anche locale), contengono formati adv predefiniti, hanno un target individuabile/segmentabile, dimostrano carattere creativo e hanno un ‘ritorno’ misurabile. Media alternativi che sono sempre più caratterizzati dal processo di convergenza tecnologica in atto tra piattaforme internet, di rete mobile e reti locali, con un utilizzo elevato di contenuti video.

 

Secondo Andrea Vitrotti, socio fondatore di T21 e ideatore di AMM: “I media alternativi sono accessibili da tutti i tipi di budget, hanno generalmente basse soglie all’ingresso, molto spesso un costo contatto certo, danno nuova linfa all’immaginazione creativa, non hanno sovraffollamento perché l’investitore è solitamente unico – almeno per un determinato lasso di tempo o per un numero x di uscite –  e si integrano in modo naturale nei piani di marketing di qualsiasi azienda, sia che operi nel B2B o nel B2C“.