EDITORIA: filiera della carta, ‘Un’industria che vale 36,3 miliardi di euro e occupa fino a 560 mila addetti’

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Il mondo dell’editoria è sottoposto ad un cambiamento senza precedenti e la sua evoluzione verso il digitale, salutata da molti con grande entusiasmo, non è certamente da pensare indolore. L’industria della Filiera della Carta, ad esempio, è un settore ancora vivo, in attivo, con ancora la capacità di generare investimenti e occupare forza lavoro e la rivoluzione dell’eBook potrebbe causare non pochi problemi ad un indotto enorme.

In Italia, ci dice uno studio di Alessandro Nova, ordinario di amministrazione, finanza e controllo dell’Università Bocconi, tale mercato della ‘carta’ vale ben 36,3 miliardi di euro, da lavoro a 230 mila addetti diretti e oltre 560 mila occupati allargando a tutto l’indotto. Le esportazioni arrivano a 8,6 miliardi di fatturato e la crisi economica non sembra aver arrecato danni consistenti alla filiera.

La ricerca, che verrà presentato il 22 febbraio prossimo presso la sede della Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali) di Roma, è stata commissionata alla Bocconi da alcune tra le organizzazioni industriali di settore più rilevanti (Acimga, Anes, Argi, Asig, Assocarta, Assografici e Fieg), con l’obiettivo di mostrare la situazione economica e produttiva della complessa ‘Filiera della Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione‘ alla luce delle nuove evoluzioni dell’economia digitale e dell’ePublishing (ePub).

Per la Filiera – si legge in comunicato stampa Fieg sull’evento – è necessario un coerente disegno politico di intervento che sostenga le imprese nel processo di allineamento delle loro strutture produttive ai nuovi modelli informativi e verso il raggiungimento di maggiori livelli di produttività“.