INTERNET: Francia e Olanda contro la censura, ‘Sostenere i cyberattivisti come facciamo con i dissidenti politici’

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

Cresce nel mondo la censura dell’informazione, non solo sui giornali, anche su Internet e i nuovi media, con innumerevoli casi di oscuramenti e persecuzioni politiche verso chiunque cerchi sul web di dire la sua ed esprimere liberamente le proprie idee. In un messaggio congiunto Francia e Olanda hanno lanciato un appello alla difesa della libertà d’espressione su Internet, chiedendo alle aziende specializzate nella produzione di filtri per la rete di astenersi dal collaborare con Paesi autoritari come la Cina o l’Iran.

Dobbiamo sostenere i cyberdissidenti e gli attivisti del web come abbiamo sostenuto i dissidenti politici“, ha detto a Parigi il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner. “L’Iran è responsabile del blocco di siti di sociali network e di microblogging, un comportamento e un operato censori che vanno considerati alla stregua di violazioni dei diritti umani“, ha accusato da parte sua il ministro degli Affari Esteri olandese, Maxime Verhagen.

L’occasione è stata data a Parigi dalla prima sessione di incontri del neonato ‘Gruppo Pilota‘ formato da Stati, imprese e Ong, incaricato di definire un quadro di riferimento per la libertà d’espressione sul web. Tra i diversi obiettivi dell’iniziativa anche un accordo di massima nello stabilire le linee guida da comunicare ai fornitori di tecnologie abilitanti la censura, per diffondere l’idea di un utilizzo più democratico dell’innovazione tecnologica in Paesi generalmente molto autoritari in temi di libertà di parola e di espressione.

Tra le aziende, a cui il Gruppo Pilota ha rivolto l’appello, troviamo: France Telecom, Nokia, Siemens, Alcatel e Cisco. Giganti delle telecomunicazioni e fornitori globali di tecnologia che molto spesso sono in rapporti commerciali con Paesi che poco rispettano i diritti umani, come Cina, Myanmar, Marocco, Tunisia, Iran e molti altri.