TELECOM ITALIA – Lo Stato deve risarcirla con 500 milioni di euro

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VINCITORI

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, che ha accolto un ricorso con il quale l’operatore italiano chiedeva di dare esecuzione a una precedente decisione dello stesso tribunale, ha stabilito che lo Stato italiano deve restituire a Telecom Italia 500 milioni di euro chiesti come contributi dalla legge Finanziaria del 1999. Nel 2003 la Corte di Giustizia Europea si era pronunciata dichiarando l’incostituzionalità del “Contributo per l’esercizio delle telecomunicazioni”, contenuto nel dispositivo della legge finanziaria del 1999, che obbligava le società del settore tlc all’elargizione di una somma pari al 3% del fatturato e nel 2005 i giudici annullarono il decreto con cui era stato imposto un contributo. Ora i giudici hanno ordinato al Ministero dell’Economia e delle Finanze e a quello delle Comunicazioni di dare esecuzione all’ordine di rimborso entro 120 giorni dalla comunicazione della decisione. Nel caso che nel termine stabilito permanga l’inadempimento, sarà un “commissario ad acta” ad adottare i provvedimenti necessari ad assicurare l’esecuzione della sentenza. Ricordiamo che, lo scorso giugno, per gli stessi motivi, il TAR del Lazio aveva accolto un ricorso proposto sullo stesso argomento da Vodafone Italia e aveva imposto ai ministeri dell’Economia e delle Finanze e delle Comunicazioni di restituire alla società circa 190 milioni di euro più gli interessi, pagati allo Stato sempre nell’ambito della legge Finanziaria del 1999.