France Télécom

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Francia


France Télécom - logo

Sede
6 Place d’ Allery, 75505 Parigi


Chairman e Chief Executive Officer

Didier Lombard

URL: www.francetelecom.com

ATTIVITA’

Telefonia Fissa, Telefonia Mobile, Internet, Media e Tecnologia Satellitare, Information Technology, Ricerca e Sviluppo

ASSETTI

Azionisti*

Stato & ERAP (32.5%), Dipendenti (3.5%), Altri azionisti (64%).

*Aggiornati al 7 novembre 2005


Partecipazioni


Francia
Orange, Wanadoo, FCC Titricom, FT Cable, France Telecom EGT, FT Immo Holding, FT Marine, Tower Participations SAS, BlueBird Participations France, TPSA Eurofinance France SA, Tahiti Nui Telecom.

Europa
Atlas Services Belgium (Belgio); FT Deutschland GmbH (Germania); Equant NV (Olanda); TPSA (Polonia); Clix, Novis (Portogallo); Globecast España SL (Spagna).

Mondo
Sofrecom Consultora (Argentina); Globecast Australie (Australia); JTC (Giordania); Telecom Mauritius, Cell Plus, Telecom Plus (Isole Mauritius); FT Corporate Solution, FT Participations US (USA).

CRONOLOGIA

1878
Creazione del Ministero Postes et Télégraphes.

1889
La telefonia è nazionalizzata.

1909
Nascono due direzioni per le attività di telecomunicazioni: una per il settore telegrafico e una per quello telefonico.

1941
All’interno del Ministero delle PTT nasce la Direzione Generale delle Telecomunicazioni (DGT).

1988
Nasce France Télécom.

1996
France Télécom diventa Société Anonyme (S.A.).

1997
La società francese è quotata sulla Borsa di Parigi e di New York.

1999
(Ottobre) FT compra il 60.25% di E-Plus, per 14.4 miliardi di marchi tedeschi.

2000
(Gennaio) Rrileva le quote, pari al 71% del capitale, di Deutsche Telekom e di Sprint in GlobaOne, società che offre servizi di telecomunicazioni a multinazionali.
France Télécom quota la sua filiale Internet, Wanadoo, sulla Borsa di Parigi. Acquista l’operatore mobile britannico Orange, grazie al quale diventa il secondo operatore europeo di questo settore.
(Febbraio) Inaugura in Marocco un Internet service provider (Morocco Connect).
(Marzo) Sigla un accordo con In Fusio, società leader nella distribuzione di giochi interattivi operativi sui telefoni cellulari.
(Maggio) Cede il 7% che detiene in Telex, operatore di telefonia messicano.
(Luglio) Acquista il 75% di TPSA, gestore telefonico polacco. Grazie a questa operazione FT si aggiudica il controllo del mercato su rete fissa della Polonia.
(Agosto) Cede la sua partecipazione, pari al 49,9%, nell’operatore francese di cable-Tv Noos.
(Dicembre) Vende la sua quota (1.8%) di Deutsche Telekom al Kreditanstalt fuer Wiederaufbau (KfW).

2001
(Gennaio) Acquista da Motorola, per 252 milioni di dollari, il 25.15% della holding di telefonia mobile egiziana Mobinil. Grazie a questa operazione l’operatore d’oltralpe raggiunge il 71.25%.
(Aprile) La divisione mobile di France Télécom firma un accordo con Nokia per la fornitura di rete 3G in Francia e Gran Bretagna.
(Giugno) Compra l’operatore Equant, attivo nel settore dei servizi di telecomunicazioni per le imprese.
(Novembre) Firma un accordo di collaborazione strategica con Esker, per offrire una soluzione completa di comunicazione elettronica automatizzata.

2002
(Febbraio) Vende la quota posseduta in Eutelsat.
Conclude un accordo di interconnessione europeo con China Mobile Comunications.
(Giugno) Vende per 510 milioni di euro una parte del proprio patrimonio immobiliare.
Il governo libanese ha espropriato a France Télécom la sua filiale Cellis.
(Luglio) FT, appesantita dai debiti, vende ad un consorzio composto da vari gruppi, tra cui l’istituto di credito CDC, la sua divisione televisiva TDF (Telediffusion de France).
Cede la restante quota posseduta (2.7%) in St Microelectronics, la quota ammontava al 10.7%.
(Agosto) Vende a Eutelsat, per 180 milioni di euro, la sua filiale satelliti Stellat. Questa cessione fa parte del programma di Ft per ridurre il debito.
(Novembre) Esce da MobilCom.
(Dicembre) Cede Casema, operatore via cavo olandese, a un gruppo composto da Carlyle Group, Providence Equità Partners e Gmt Communications. L’operatore francese in Olanda è ancora presente con l’operatore mobile Dutchtone, controllato da Orange, con Wanadoo Nederland, Internet provider che fa capo a Wanadoo, e con Equant, fornitore di servizi dati per l’utenza business.
Lancia un prestito obbligazionario di 1,5 miliardi di euro. L’emissione rientra nel piano di riduzione del debito giunto a quasi 70 miliardi di euro.

2003
(Gennaio) Vende a Eurozeo (gruppo Lazard) la quota, pari al 23.14%, che deteneva nell’operatore satellitare Eutelsat.
Annuncia l’aumento dell’emissione obbligazionaria da 3 a 5.5 miliardi di euro.
(Febbraio) Vende Wanadoo Belgium, controllata tramite Wanadoo Group, a Tiscali Belgium N.V., controllata di Tiscali.
(Marzo) Raggiunge un accordo con l’operatore mobile tedesco MobilCom, per la ripresa, da parte di FT- insieme un consorzio di Banche e ai produttori di cellulari Nokia ed Ericsson – di debiti per 7,1 miliardi di euro.
Svaluta ulteriormente la sua quota del 26.6% di Wind a 1.6 miliardi. La quota era già stata svalutata da 4.3 a 3.2 miliardi di euro nel primo semestre del 2002.
(22 marzo) E’ ufficializzato l’acquisto, da parte di Enel, del 26.6% di Wind in quota ad Orange, controllata di France Télécom, per 1.33 miliardi di euro.
(25 marzo) Lancia per ridurre il debito, un aumento di capitale da 15 miliardi di euro, di cui 9 saranno coperti dallo Stato francese, che detiene il 56.45% di France Télécom, e i rimanenti 6 verranno cercati sul mercato. L’aumento verrà completato entro la fine di aprile ed è garantito da un consorzio di banche
.
(15 aprile) Debuttano sulla Borsa francese Euronext le nuove azioni di France Télécom, create dopo il maxi aumento di capitale. Attraverso l’esercizio di warrant, saranno create 1.037.205.725 nuove azioni con diritto di dividendo e si attendono volumi elevati di scambi. Le azioni avranno la nuova denominazione FTENV, ma saranno comunque scambiabili, dal 28 maggio, con il miliardo e 187 milioni di vecchie azioni France Telecom in circolazione.
(18 giugno) Viene condannata, dal Tribunale del Commercio di Parigi, a pagare 7 milioni di euro all’operatore fisso 9 Telecom (Gruppo LDCom), per concorrenza sleale. 9 Telecom ha presentato la vertenza in tribunale lo scorso gennaio, denunciando la strategia sviluppata da FT per riconquistare gli utenti che hanno scelto di passare ad operatori stranieri. La divisione fissa del Gruppo LDCom ha dichiarato di aver perso circa 300.000 clienti e chiede 38 milioni di euro di danni e interessi.
(20 giugno) Ricolloca sul mercato 56 milioni di azioni Sprint PCS, al prezzo di 5,90 dollari.
(1 luglio) Dopo il parere favorevole dell’Autorità Antitrust è stato perfezionato l’accordo per la cessione a Enel del 26,6% di Wind posseduto da Orange, la divisione mobile di France Télécom. Da oggi, quindi, l’intero capitale di Wind è posseduto da Enel.
(31 luglio) Il Consiglio dei Ministri ha approvato il progetto di legge che permette allo Stato di scendere al di sotto del 50%, dall’attuale 58,5%, nell’ex monopolista francese delle telecomunicazioni. Il progetto di legge, che dovrà soprattutto garantire ai dipendenti del colosso francese i privilegi di cui godono ora, dovrebbe essere essere convertito in legge in autunno.
(1 settembre) Deposita un’offerta che ha come obiettivo il 13,8% della controllata Orange. France Télécom offrirà 11 azioni proprie in cambio di 25 azioni Orange per un controvalore di 7,1 miliardi di euro. Questa operazione, che permetterà a FT di controllare il 100% di Orange, sarà effettuata attraverso 95 milioni di titoli già esistenti e 218 milioni di azioni di nuova emissione. L’Ops, secondo alcune fonti vicine al dossier, potrebbe avere luogo dal 12 settembre al 7 ottobre.
(8 settembre) Cede la propria quota di Telecom Argentina per un montante di 125 milioni di dollari a Werthein, società di investimento argentina.. FT ha ceduto anche la propria partecipazione indiretta del 26% nell’operatore CTE Salvador a America Movil per un montante di 217 milioni di dollari.
(12 settembre) Parte l’Offerta pubblica di scambio (Ops) di France Télécom su Orange. L’operazione si concluderà il 7 ottobre.
(22 ottobre) Il Senato ha dato il via libera alla futura privatizzazione di France Télécom. Il progetto di Legge è stato approvato a maggioranza, ma con il voto contrario della sinistra. Ora dovrà passare al vaglio dei deputati.
(18 dicembre) Il senato francese adotta il progetto di riforma di France Télécom, che consentirà allo Stato di detenere meno del 50% del capitale dell’operatore pubblico e porrà fine al monopolio in atto.

2004
(7 gennaio) Annuncia il lancio di una nuova emissione obbligazionaria da 2,5 miliardi di euro. La decisione è stata presa per far fronte all’indebitamento.
Sigla con il gruppo Canal+ un accordo per la distribuzione di nuove offerte televisive via Adsl su alcune zone di competenza dell’operatore d’Oltralpe.
(28 gennaio) DT e France Télécom annunciano che stanno studiando la possibilità di una cooperazione su vasta scala in progetti di ricerca e sviluppo.
(29 gennaio) Un porta voce di France Télécom smentisce alla stampa la possibilità che l’operatore francese acquisti il 100% del capitale della controllata Wanadoo.
(2 febbraio) France Telecom e la sua filiale Equant hanno siglato un accordo con Axa per il valore di 400 milioni di euro per la fornitura di soluzioni di telecomunicazioni globali.
(10 febbraio) Firma un accordo con Siemens per sviluppare una architettura di rete di nuova generazione basata sulla interoperabilità tra reti di telefonia fissa e mobile.
(13 febbraio) Firma con Ericsson un memorandum d’intesa per sviluppare congiuntamente servizi multimediali basati su IP per il mercato di largo consumo.
(17 febbraio) Firma con Nortel Networks un accordo per lo sviluppo congiunto di un protocollo internet teso alla semplificazione delle comunicazioni commerciali.
(23 febbraio) Lancia un’Opa sulle azioni che ancora non detiene nella sua divisione Internet Wanadoo, circa il 29,4% del capitale della società. L’offerta inizierà il prossimo 9 marzo e chiuderà il successivo 13 aprile. Il prezzo sarà pagato una parte in azioni e una parte cash, al prezzo di 8,86 euro per ogni azione Wanadoo oppure un concambio che prevede 7 azioni France Telecom e 195 euro ogni 40 titoli Wanadoo.
(2 marzo) Sigla con Sagem un protocollo d’accordo per lo sviluppo congiunto di nuovi servizi di geolocalizzazione sui terminali mobili. L’accordo prevede la condivisione degli staff e delle spese di ricerca e sviluppo, oltre a un limitato periodo di godimento esclusivo e il possesso congiunto delle proprietà intellettuali.
(5 marzo) Wirtualna Polska (wp.pl), Isp polacco controllato per oltre l’80% dall’operatore di telefonia TPSA (gruppo France Telecom) ha deposto in tribunale la richiesta formale di fallimento
(8 marzo) Annuncia che domani lancerà ufficialmente l’Opa sulle azioni che ancora non detiene di Wanadoo. Si tratta del 29,4% del capitale della società.
(9 marzo) L’Association de défense des actionnaires minoritaires (ADAM) ha inviato una lettera all’Autorité des marchés financiers (AFM) nella quale dichiara di ritenere l’offerta di France Télécom su Wanadoo “non conforme agli interessi del mercato, nel lungo periodo“, ma piuttosto conforme “agli interessi a breve termine di France Télécom“.
(17 marzo) Firma con Finmeccanica e Areva un nuovo accordo parasociale per mantenere ancora per quattro anni una corporate governance paritetica in Stm con la soglia di almeno il 9,5% dei diritti di voto sul totale delle azioni Stm in circolazione.
(18 marzo) Sottoscrive con Alcatel un memorandum d’intesa per una comune definizione e realizzazione dell’architettura NGN (Next Generation Network), per la convergenza fra telefonia fissa, telefonia mobile e Internet.
(19 marzo) France Telecom e Canal Plus annunciano che fonderanno le loro attività via cavo, dando vita ad una newco da 1,7 milioni di abbonati che sarà controllato da un nuovo azionista. I due soci conserveranno una quota minoritaria.
(30 marzo) Annuncia che cambierà la propria struttura organizzativa. La nuova organizzazione sarà formata da cinque divisione operative e cinque professionali, oltre alla messa in opera di un nuovo comitato esecutivo.
(23 aprile) L’AMF (Autorité des marchés financiers ) ha reso noto che FT in seguito all’Offerta Pubblica di Ritiro (OPR) – partita il 20 novembre 2003 e conclusasi il 16 aprile 2004 – arriva a controllare il 99,2% del capitale di Orange. In totale France Télécom ha acquistato 26.623.282 azioni di Orange, pagando per ogni azione 9,5 euro.
(27 aprile) Entra nel WiMax Forum, l’organizzazione che controlla la compatibilità e l’interoperabilità dello standard 802.16.
(28 aprile) FT, al termine della sua offerta mista di cash e azioni, lanciata a marzo per prendere il controllo del 29,4% della sua filiale Internet che ancora non deteneva, arriva a controllare il 92,5% di Wanadoo.
(17 maggio) Il Conseil de la concurrence francese condanna FT a pagare una multa di 20 milioni di euro per non avere rispettato una sentenza del febbraio 2000 che l’obbligava ad aprire il mercato della banda larga ai suoi concorrenti, in moda da permettere anche ad altri operatori di lanciare l’Adsl. FT ha dichiarato che presenterà ricorso.
(Luglio) Firma con Fujitsu Limited un accordo di ricerca e sviluppo per promuovere e sviluppare ricerche nel settore del computing distribuito, delle reti obique e dell’immagazzinamento dei dati.
(22 giugno) Annuncia insieme a Motorola l’avvio di una stretta collaborazione per sviluppare congiuntamente alcune soluzioni per la mobilità A questo scopo, le due aziende hanno sottoscritto un memorandum d’intesa, che prevede lo sviluppo di servizi innovativi ed integrati per l’ambiente domestico, per gli autoveicoli e per la mobilità in generale.
(29 giugno) Deposita un progetto di offerta pubblica di riscatto sul 4,05% del capitale di Wanadoo che ancora non detiene.
(20 luglio) La Commissione Ue ha deciso, dietro richiesta del commissario europeo Antitrust Mario Monti, che l’operatore d’Oltralpe dovrà restituire tra 800 milioni e 1,1 miliardi di euro più interessi per agevolazioni fiscali ricevute dalla Stato nel periodo compreso tra il 1994 ed il 2002. Si tratta di un rimborso di sgravi fiscali che secondo l’antitrust Ue sarebbero stati concessi indebitamente dallo Stato francese a France Télécom. La cifra definitiva che FT dovrà pagare sarà stabilita entro il primo novembre prossimo.
(1 settembre) Lo Stato cede il 9,6% del capitale di FT. Il ministero dell’Economia francese, inoltre, ha reso noto con un comunicato che in caso di accoglienza positiva sarà venduto fino al 12, 1% delle azioni di France Télécom. Allo Stato resterà fra il 41 e il 43,5% di FT. Attualmente lo Stato controlla il 55,4% di FT. Il valore dell’operazione, che prevede una contestuale emissione di obbligazioni convertibili, è di 4,5- 5,5 miliardi di euro secondo le previsioni del mercato.
(2 settembre) Il governo francese completa la cessione del 10,85% del capitale di FT per 5,1 miliardi di euro, portando la propria partecipazione al 42,25%.
(13 settembre) Annuncia che investirà 3 miliardi di euro in servizi Internet ad alta velocità tra il 2003 e il 2006.
(12 ottobre) Annuncia che collaborerà con Nokia per sviluppare nuovi prodotti di telefonia mobile e servizi per migliorare l’accesso remoto a dati archiviati nel proprio pc di casa. Thomas Jonsson, portavoce di Nokia Networks, ha precisato che la collaborazione non porterà alla creazione di nessuna entità separata o alla divisione dello staff.
(29 ottobre) Rende noto di aver proposto agli azionisti (CDC Ixis Equity Capital e Charterhouse Development) di TDF (Télédiffusion de France) di rilevare la sua partecipazione (circa il 36%) nel capitale di TDF.
(8 novembre) Cede per circa 390 milioni di euro – la somma esatta verrà definita al momento del closing ma non potrà superare i 400 milioni di euro – il 36% controllato in Télédiffusion de France (Tdf) agli altri azionisti della società (Caisse des Depots et Consignations e i fondi Chartehouse Developement e Cdc Entreprises Equity Capital). L’operazione dovrebbe essere portata a termine entro il marzo 2005. Tdf sarà posseduta al 69% dai due fondi, al 30% da Cdc e all’1% dai dipendenti.
(18 novembre) Annuncia che il presidente Thierry Breton lascerà il board della società. Breton è nella rosa dei candidati alla successione di Nicolas Sarkozy alla guida del ministero dell’economia e delle finanze. Come presidente di France Télécom potrebbe essere nominato, secondo alcune indiscrezioni, Denis Ranque, presidente di Thales.
(25 novembre) Si allea con Intel per sviluppare insieme nuove soluzioni per dotare le case di sistemi digitali che facilitino l’accesso ai servizi di comunicazione.
(6 dicembre) Csfb (Credit Suisse First Boston) ha collocato sul mercato 30 milioni di titoli di STM al prezzo di 15,75 euro l’uno, per conto di France Telecom. FT ha ceduto così la residua quota del 3,3% che ancora deteneva nel capitale di STM. France Telecom possiede ora solo bond convertibili STM equivalenti a 26,4 milioni di azioni che verranno a scadenza nell’agosto dell’anno prossimo.
(8 dicembre) Annuncia insieme a Fujitsu Limited un progetto congiunto basato sulle tecnologia del “grid computing”.
(22 dicembre) Annuncia insieme a CanalPlus un accordo per la cessione delle loro attività via cavo ai fondi di investimento Cinven e all’operatore via cavo del Lussemburgo Altice, per 528 milioni di euro. L’operazione darà vita al secondo operatore sul mercato francese del cavo, con 1,68 milioni di abbonati.

2005
(13 gennaio) E’ condannata dalla Corte d’Appello di Parigi a pagare una multa di 40 milioni di euro per aver ostacolato i propri concorrenti nel mercato dell’Adsl. FT aveva presentato alla Corte d’Appello di Parigi un ricorso contro la decisione del Conseil de la concurrence francese che il 17 maggio 2004 aveva condannato l’ex monopolista francese a pagare una multa di 20 milioni di euro.
(15 gennaio) Annuncia che collaborerà con Nokia per sviluppare nuovi prodotti di telefonia mobile e servizi per migliorare l’accesso remoto a dati archiviati a casa. unite per fornire accesso remoto a dati.
(24 gennaio) Annuncia di voler acquistare il residuo 46% di Equant non ancora in suo possesso. FT, che detiene il 54% di Equant, ha offerto circa 564 milioni di euro in contanti.
Rileva il 46% di Equant. FT, in seguito a questa operazione, accorderà a Equant un credito di 250 milioni di dollari per aiutarla a far fronte ai propri impegni finanziari per il 2006.
(28 gennaio) Firma l’accordo definitivo con Alcatel e BaeSystems nell’industria eurospaziale. L’intesa con Alcatel prevede la fusione delle rispettive attività spaziali attraverso la creazione di due joint venture (Alcatel Alenia Space, Telespazio) alle quali i due gruppi conferiranno le proprie attività nel campo della manifattura e dei servizi satellitari. Alcatel Alenia Space (Alcatel deterrà il 67% e Finmeccanica il 33% raggrupperà le attività di Alcatel Space e Alenia Spazio. Telespazio (Finmeccanica al 67%, Alcatel al 33%), raggrupperà le attività operative e i servizi satellitari di Telespazio e Alcatel Space Services and Operations.
(9 febbraio) FT e il governo francese hanno presentato appello contro la condanna inflitta dalla Commissione europea a FT per il rimborso di aiuti di Stato tra gli 800 e 1,1 miliardi di euro. Lo si è appreso dalla Corte di giustizia europea del Lussemburgo. Il ricorso, depositato il 10 gennaio scorso, riguarda un dossier aperto dall’ex commissario alla Concorrenza Mario Monti che era stato oggetto di un forte conflitto tra Commissione e il governo francese.
(10 febbraio) Firma l’accordo definitivo per rilevare la quota (46%) che ancora non possiede di Equant. FT pagherà 578 milioni di euro.
(28 febbraio) Thierry Breton, dopo essere stato nominato ministro dell’economia e delle finanze e aver lasciato la carica di CEO, ha ceduto le 11.000 azioni che possedeva di FT.
(4 marzo) FT, associata al consorzio formato da Blackstone Group, CVC Capital Partners e Providence Equity Partners, riceve l’autorizzazione a partecipare all’asta per l’acquisto del 51,1% del capitale di Cesky Telecom.
(8 marzo) Annuncia insieme a Bouygues SA di aver iniziato gli esperimenti per la Tv digitale terrestre. Le due aziende sperano di ottenere dall’Autorità competenti il via libera per iniziare i test a giugno con un campione di 200 clienti.
(29 marzo) Annuncia di aver presentato un’offerta definitiva per il 51.1% di Cesky Telecom. FT, tuttavia non ha fornito alcuna indicazione in merito al prezzo proposto e agli altri contenuti dell’offerta.
(7 aprile) Telefonica acquista il 51,1% di Cesky Telecom per 2,75 miliardi di euro.
(11 aprile) Estende la propria offerta di Tv mobile, “MaLigne tv”, ad
altre 100 nuove città. “MaLigne tv” permette di accedere al bouquets satellitare di TPS o di CanalPlus Group e ai maggiori canali gratuiti o a pagamento della televisione digitale terrestre.
(14 aprile) Acquista la quasi totalità delle azioni di Orange Romania per 523 mln di euro, che saranno pagati in contanti ad alcuni azionisti di minoranza. La società francese sale così dal 73,27% del capitale al 96,63%.
(19 aprile) Il Primo Ministro israeliano Sharon ha messo il veto all’entrata di Ftin Bezeq, operatore tlc nazionale. Sharon si è opposto in virtù del fatto che FT detiene partecipazioni in alcune compagnie telefoniche arabe.
(3 maggio) Cede il 27,3% del capitale di Mobilcom che ancora oggi detiene al fondo di investimento americano Texas Pacific Group. L’operazione sarà conclusa per una cifra pari a 265 milioni di euro. FT conserverà una quota dell’1%.
(25 maggio) Gli azionisti di Equant approvano la cessione degli attivi e dei passivi di Equant NV a France Télécom. L’operazione del valore di 1,26 miliardi di euro (di cui 578 milioni agli azionisti di minoranza) rientra nella liquidazione di Equant che proseguirà le proprie attività.
(31 maggio) Firma con Warner Music un accordo di partnership per consentire ai propri clienti l’accesso al catalogo della Warner e i relativi servizi in Francia nel Belgio, nei Paesi Bassi, in Polonia, nel Portogallo, in Romania, in Slovacchia, in Spagna, in Svizzera ed il Regno Unito.
(6 giugno) Il Governo francese mette in vendita un ulteriore 6,2% circa della propria partecipazione in FT attraverso un collocamento accelerato presso investitori istituzionali (curato da Abn Amro Rotschild, Bnp Paribas, Societe Generale e Deutsche Bank) a un prezzo compreso tra 22,50 e 22,85 per azione. Al termine dell’operazione lo Stato deterrà circa il 35% di FT.
(29 giugno) Annuncia che utilizzerà il marchio Orange come brand commerciale internazionale del gruppo per le offerte mobili, ad alta velocità e multi-service, oltre che per tutte le altre attività dell’azienda. Il nome della società rimarrà invariato.
(8 luglio) Firma un accordo con Microsoft per lo sviluppo congiunto di un cellulare GSM/Wi-Fi in grado di funzionare sia con la rete mobile sia con il VoIP.
(12 luglio) Annuncia insieme a Cisco Systems di aver siglato un contratto quinquennale per attrezzare i siti francesi e britannici di Airbus con telefonia con protocollo internet. FT fornirà soluzioni Ip nelle sedi Airubs a partire da Francia e Regno Unito, mentre Cisco fornirà 40 mila apparecchi del sistema di telefonia Ip e il software di gestione Cisco Call-Manager.
(21 luglio) Il CdA dà il via libera alle negoziazioni per rilevare l’operatore mobile spagnolo Amena.
(27 luglio) Rileva l’80% di Amena per 6.4 miliardi di euro.
(3 ottobre) Annuncia di voler partecipare alla gara per rilevare l’operatore turco Telsim.
(7 ottobre) Fa parte della shortlist delle società in gara per rilevare la quota del 35% di Tunisie Telecom. Le altre società sono:Telecom Italia, Telefonica, Vivendi Universal, Portugal Telecom, Bouygues Telecom, Bahrain Telecommunications, Etisalat (Emirati Arabi); Mobile Telecommunications Co.(Kuwait), Mobile Telephone Networks (Sud Africa), Saudi Oger, Saudi Telecommunications e Tecom/DIG.
(20 ottobre) Firma un accordo per rilevare la quota di Orange Slovaquie controllata dagli azionisti di minoranza per 628 milioni di euro. Al termine dell’operazione FT controllerà il 63.88% dell’operatore slovacco.
(24 ottobre) La Commissione Ue approva la proposta di acquisizione di Amena da parte di FT. L’operazione non ostacolerebbe in modo significativo la concorrenza nell’area economica europea. L’Ue ha anche dato il via libera alla possibile integrazione di Amena nell’alleanza internazionale FreeMove per la fornitura di servizi ‘roaming’ e di servizi pan-europei nel settore della telefonia mobile.
(13 dicembre) Lancia un’Opa su Telindus offrendo 15,8 euro per ogni azione della società per un controvalore di 500 milioni di euro. L’offerta di France Telecom è superiore ai 13,5 euro proposte da Belgacom.
(15 dicembre) Belgacom alza la propria OPA su Telindus a 16,80, contro i 15,80 euro offerti da France Télécom.

2006
(Gennaio) Ritira l’offerta amichevole da 15,80 euro per azione su Telindus in quanto i criteri strategici e finanziari del progetto non sono più validi.
(2 febbraio) Sigla con STMicroelectronics un accordo nella ricerca e lo sviluppo. Il primo progetto congiunto sarà quello di sviluppare una piattaforma globale per la sicurezza delle attrezzatura della telefonia mobile e dei servizi.
(6 febbraio) Annuncia che cederà il 20% controllato in Ypso al consorzio Cinven-Altice. Il valore dell’operazione è inferiore ai 100 milioni di euro.
(23 febbraio) Fa parte del gruppo di lavoro degli operatori di tlc europei sui contenuti online. Al centro dei lavori del gruppo, che agisce in seno all’associazione di categoria Etno, c’è la revisione della direttiva “Tv Senza Frontiere” e le tematiche relative al copyright e alle iniziative di cooperazione fra fornitori di contenuti e distributori online. Del gruppo fanno parte anche BT Group, Telecom Italia, Deutsche Telekom e Telefonica.
(17 marzo) L’offerta di France Télécom è riuscita ad accedere alla fase finale della gara per l’acquisto del 35% di Tunisie Telecom.
(4 aprile) Firma con Buena Vista International Television, controllata di Walt Disney, un accordo pluriennale per sviluppare la propria offerta di video on demand. Grazie a questo accordo FT potrà fornire tramite Wanadoo e MaLigne TV, il suo servizio Tv via Adsl, film della Touchstone Pictures e della Miramax Films.
(27 aprile) Annuncia ufficialmente il lancio della sua offerta ad alta definizione via ADSL per il prossimo 1 giugno. L’offerta dunque sarà disponibile per gli utenti francesi una settimana prima dell’inizio della Coppa del Mondo di calcio.
(1 maggio) Annuncia che Sagem produrrà i decoder per la suo offerta ad alta definizione. Il decoder supporteràl’ MPEG4 HD ADSL con l’accesso condizionato Viaccess incorporato, codifica usate da MaLigne TV (l’offerta di France Telecom via ADSL).
(23 maggio) Al Festival internazionale del cinema di Cannes è stata approvata la Carta europea del film online. Il documento è stato elaborato congiuntamente, sotto l’egida della Commissione europea. La Carta individua le condizioni che i fornitori di contenuti e infrastrutture devono soddisfare per assicurare il successo commerciale dei servizi cinematografici online e servirà come riferimento per futuri accordi commerciali e per una più ampia politica sui contenuti online della Commissione europea. I firmatari della Carta europea sono BBC, Belgacom, CNC, Constantin Film AG, Emi, Fastweb, France Télécom, Gaumont, On Demand Group, Sacd. Tele2 Ab, Telecom Italia Media, Thomson, Time Warner, Tiscali, Uk Film Council, Vivendi Universal e Zentropa Productions.
(24 maggio) Lancia in Spagna Wanadoo TV, un offerta televisiva attraverso la banda larga che include 40 canali tv, servizi interattivi, EPG e video on demand. Inizialmente il servizio sarà disponibile a Madrid, Valencia, e Saragozza.
(26 maggio) Entra a far parte del consorzio industriale per la promozione e sviluppo del nuovo standard di comunicazione per applicazione telefoniche di terza generazione “Td-Scdma”, sviluppato in Cina.
(1 giugno) Annuncia che a settembre lancerà Unik, il telefono fisso-mobile, ossia un tipo di telefoni che si appoggeranno sia alle reti telefoniche tradizionali che a quelle Wi-Fi. Unik, prodotto da Orange, costerà dai 99 euro in su.
(1 giugno) Annuncia la nascita di Orange Business Services, un unico brand per tutti i servizi di comunicazione business del gruppo France Télécom.
(7 giugno) Annuncia di aver messo sul mercato il 54% in Pages Jaunes (le Pagine Gialle francesi), non considerata più come parte integrante del “core business” del gruppo.
(30 giugno) Raggiunge un accordo per rilevare un ulteriore 10% più un’azione di Jordan Telecom per 145 milioni di euro. FT deteneva già il 40% del capitale di Jordan Telecom.
(11 luglio) Dovrà pagare la maxi multa di 80 milioni di euro. La multa per posizione dominante sul mercato dell’ADSL, infatti, è stata confermata dalla Corte d’Appello di Parigi. FT era stata condannata, lo scorso novembre, dal Conseil de la concurrence euro per aver ostacolato i propri concorrenti nel mercato dell’ADSL confermata maximulta da 80 milioni.
(24 luglio) Partono le contrattazioni sul segmento di Piazza Affari “MTA International”, dedicato alle società straniere già negoziate in altri mercati regolamentati europei. France Télécom è fra le 10 società per le quali Borsa Italiana ha disposto l’ammissione alle negoziazioni. I titoli quotati su Mta International avranno gli stessi orari del segmento blue-chip, con un’asta di apertura (dalle 8 alle 9.05), scambi in continua fino alle 17.25 e un’asta di chiusura fino alle 17.35. Le azioni quotate sul nuovo segmento non faranno parte di alcun indice.
(24 luglio) Stringe con fondo di private-equity Kohlberg Kravis Roberts (KKR) un accordo per cedergli il 54% del pacchetto azionario di PagesJaunes, per un controvalore complessivo di 3,312 miliardi di euro.
(31 luglio) Forma un accordo per rilevare il 72% del Groupe Diwan, specializzato nella sicurezza delle reti telecom, per circa 28,2 milioni di euro.
(26 settembre) La Commissione Ue, dopo aver constatato che l’operazione non viola le regole della concorrenza, ha dato il via libera alla cessione di Pages Jaunes al fondo private equità Kravis & Roberts (KKR).
(2 ottobre) Annuncia che investirà circa 60 milioni di euro per raggruppare sotto il marchio Orange la divisione spagnola di telefonia mobile Amena, acquistata per 10,6 miliardi, e lanciare Orange Spagna.
(11 ottobre) Cede KKR Pages Jaunes per 3,3 miliardi di euro.
(27 ottobre) Annuncia di aver messo a punto un nuovo standard di codifica della voce in banda larga – il G.729.1 – interoperabile con lo standard a banda stretta G.729, già ampiamente utilizzato nelle infrastrutture VoIP esistenti.
(7 novembre) Apre una divisione attiva negli investimenti per i diritti cinematografici francesi ed europei. La struttura farà parte della divisione Contenuti. FT intende coprodurre da 10 a 15 film all’anno.
(15 novembre) Presenta un’offerta di 91 milioni di euro per l’acquisto del 55% di Silicomp, azienda che opera nel settore dei servizi per l’It.

2007
(Gennaio) Annuncia che curerà la digitalizzazione del patrimonio librario e iconografico della Biblioteca nazionale francese. Il materiale sarà disponibile anche agli utenti di Orange France, operatore mobile di Ft, attraverso web e cellulare.

DATI ECONOMICI E FINANZIARI

France Télécom*

2005

2004

Ricavi

49.038

46.158

Spese d’esercizio

21.860

19.385

Risultato operativo

11.284

9.312

Utile netto d’esercizio

6.360

3.210

*I valori sono riportati in milioni di euro

Ricavi per settore*

2005

2004

Personal communication services

23.535

22.564

Home communication services

22.534

22.440

Enterprise communication services

7.785

8.235

Directories

1.061

0.978

Valori d’interscambio

5.877

6.059

Totale

49.038

46.158

*I valori sono riportati in milioni di euro

Ricavi per Paese*

2005

2004

Francia

35.277

34.602

Gran Bretagna

5.832

5.833

Spagna

536

Polonia

4.739

4.258

Resto del mondo

8.889

7.852

Valori d’interscambio

6.234

6.387

Totale

49.038

46.158

*I valori sono riportati in milioni di euro