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Liberty Media

Stati Uniti


Sede
12300 Liberty Boulevard Englewood,  80112 Colorado

Chairman e Chief Executive Officer
John C. Malone


President
Robert R. Bennett

URL: www.libertymedia.com

 

ATTIVITA’

Domestic e international video programming, Broadband distribution, Interactive Television services, Satellite Communications Services

ASSETTI

Azionisti

AT&T,  Altri azionisti non disponibili

Partecipazioni

Stati Uniti
QVC Inc., Ascent Media Group Inc., IAC/InteractiveCorp, On Command Corporation, OpenTV Corp.,  priceline.com Incorporated, Current Communications Group, IDT Corporation, TruePosition Inc., Wildblue Communications Inc., Motorola Inc., Sprint Corporation, Time Warner Inc., Discovery Communications Inc. (Discovery), Courtroom Television Network LLC (Court TV), Game Show Network (GSN), Starz Entertainment Group, Hallmark Entertainment Investments Co., News Corporation, DMX MUSIC Inc.

Europa 
Discovery Germany (Germania); Telewest Communications plc (Inghilterra); Chorus Communications Limited (Irlanda)

Mondo
Cablevisión S.A. (Argentina); The Premium Movie Partnership (Australia); Animal Planet Latin America, People & Arts, Digital Latin America LLc, Health Latin Americ (America Latina); Animal Planet Asia (Asia)

CRONOLOGIA

1956
Bob Magness lancia la televisione via cavo a Memphis, Texas.

1958
Magness, Jack Gallivan, George Hatch e Brian Glasmann fondano la Western Microwave in Montana.

1962
Magness compra la Collier Electric.
La società cambia nome in Tele-Communications Inc. (TCI). La sede viene spostata a Denver, Colorado.

1968
Western Microwave viene unita alla Community Television e prende il nome di American Tele-Communications, con due filiali: Western Tele-Communications (WTCI) e Community Tele-Communications (CTCI).

1970
TCI è quota in Borsa.

1990
Nasce Liberty Media, come ramo di TCI.

1996
Muore Magness. Il nuovo presidente di Liberty Media è John Malone 

1997
Liberty vende Southern Satellite Systems a Time Warner per 213 milioni di dollari.

1999
(Settembre) Rileva poco meno di 5 milioni di azioni della UnitedGlobalCom per 493 milioni di dollari in contanti.
(Ottobre) Investe 425 milioni di dollari in Astrolink, la società creata da Telecom Italia, Lockheed e Trw per la gestione dei collegamenti via satellite su banda larga. Liberty Media controllerà un pacchetto di azioni pari al 31,6% di Astrolink.

2000
(Novembre) AT&T ha deciso lo scorporo di Liberty Media Group. La decisione è stata approvata dal Consiglio di amministrazione di AT&T.

2001
(10 agosto) E’ quotata in Borsa
(Settembre) Acquista da Deutsche Telekom sei società di TV via cavo per circa 5,5 miliardi di euro. L’accordo include la vendita dei gestori di TV via cavo regionali, tra cui Deutsche Telekom Kabel Services GmbH (DeTeKS) e il suo service provider e piattaforma di distribuzione digitale Media Services GmbH (MSG).

2002
(Gennaio) Le autorità antitrust tedesche hanno posto delle obiezioni all’acquisto degli asset delle sei televisioni via cavo di Deutsche Telekom. L’antitrust non ha bloccato l’acquisto in via definitiva: Liberty Media avrà tempo per una risposta fino al 15 febbraio.
(Febbraio) Non cede alle condizioni imposte dall’Antitrust tedesco.
(Agosto) Rileva da France Télécom Casema per 700 milioni di euro.
(10 ottobre). Liberty Media ritira l’offerta di 5,5 miliardi di euro per gli asset delle sei televisioni via cavo di DT.
(Novembre) Le Autorità dei Paesi Bassi aprono un’inchiesta per approfondire i termini dell’accordo d’acquisto di Casema.
(19 novembre) Rinuncia a Casema.

2003
(Luglio) Rileva il 57,7% di QVC, emittente americana di televendite, portando la propria quota di partecipazione al 98%.
Completa l’acquisizione di Ascent Media Group.
(Agosto) Annuncia l’uscita dalla gara per l’acquisizione della divisione Usa di Vivendi.
(1 ottobre) John Malone ha esercitato il diritto di opzione per comprare 500 milioni di dollari di ADR privilegiati di News Corp., a un prezzo unitario di 21,50 dollari.

2004
(Gennaio) Rileva il 9% di News Corporation.
(4 marzo) Gérard Mestrallet, presidente del gruppo Suez, ha annunciato di aver avviato negoziati esclusivi, per la vendita di Noos, con UnitedGlobalCom, controllata di Liberty Media e che anche gli altri azionisti dovranno vendere la loro partecipazione allo stesso acquirente. Noss, società fornitrice di servizi via cavo tv e internet, attualmente è controllata dal Gruppo Suez (50,1%), da France Télécom (27%) e dalla banca americana Morgan Staley (22,9%). In gara per la quota di Suez oltre UnitedGlobalCom c’era 9Telecom (ex LD COM).
(12 marzo) La sua controllata scent Media Group, Inc. acquisisce il 100% di London Playout Centre (LPC).
(14 marzo) Annuncia che separerà le attività all’estero per conferirle ai suoi azionisti. Questa operazione, che dovrebbe essere portata a termine entro la fine dell’estate,porterà alla nascita di una nuova società che prenderà il nome di Liberty Media International Inc., alla quale verranno conferite attività in Europa, Giappone e America Latina e tra gli altri, gli asset di UnitedGlobalCom, Jupiter Telecommunication e Jupiter Programming e Liberty Cablevision of Puerto Rico.
(15 marzo) Annuncia che UnitedGlobalCom rileverà da Suez Noos, operatore via cavo francese, per un valore stimato tra 508 e 660 milioni di euro. Attualmente Noos è controllata al 50,1% da Suez, al 27% da France Télécom e al 22,9% dalla Morgan Stanley.
(Novembre) Il cda di News Corporation adotta la “poison pill” un piano che prevede una diluzione delle proprie azioni. La “poison pill” scatterà in presenza di tentativi (da parte di eventuali pretendenti alla conquista del gruppo) di acquistare nuove quote superiori al 15% di azioni con diritto di voto oltre a opzioni e partecipazioni già detenute.
(17 novembre) John Malone di Liberty Media si aggiudica un altro 8% del capitale News Corp. Murdoch ha dichiarato di essere felice di accogliere come azionista di spicco Malone, a patto che “sottoscriva una clausola di non belligeranza” destinata a cancellare l’ ipotesi di un tentativo di acquisto ostile di News Corp da parte di Liberty Media. 
(20 novembre) Presenta un’offerta preliminare per acquisire 6.500 ripetitori per cellulari sparsi negli Stati Uniti.
(30 novembre) Liberty Media International (Lmi) annuncia che formerà una nuova holding editoriale con la giapponese Sumitomo Corporation. In base all’accordo raggiunto ciascun partner apporterà tutte o quasi le azioni possedute in Jupiter Telecommunications a Lmi/Sumisho Super Media. Lmi in particolare apporterà il proprio 45% e Sumitomo il 20% portando la partecipazione complessiva di Super Media in Jupiter al 65% circa.

2005
(19 gennaio) Liberty Media International acquista la quota non ancora in suo possesso di UnitedGlobalCom, per un controvalore di 3,65 miliardi di dollari.
(Marzo) Annuncia che procederà a un’operazione di spin off che avrà per oggetto la divisione Ascent Media e la partecipazioni (50%) che controlla in Discovery Communications.
(21 luglio) Porta a termine lo spin off della controllata Discovery Holding Company (DHC).
(22 novembre) Rileva la maggioranza delle azioni di FUN Technologies plc.
(5 dicembre) Rileva Provide Commerce Inc. per 477 milioni di dollari.

2006
(9 febbraio) Annuncia insieme a Provide Commerce Inc. di aver sottoscritto un accordo e un piano di fusione tra le due società.
(11 luglio) DirecTV Group ha unito le proprie forze con i concorrenti di EchoStar Communications e Liberty Media per presentare le proprie offerte per l’asta per aggiudicarsi le licenze per servizi wireless avanzati, così come ha fatto Washington Post con Cable One. La commissione federale americana sulle comunicazioni il 9 agosto dovrebbe cominciare a vendere all’asta le licenze.
(20 settembre) Rupert Murdoch annuncia di stare trattando con Liberty Media per cedere il 38% posseduto in DirectTv in cambio del 18% della News Corp. controllato da Liberty Media. DirectTv avrebbe un valore di circa 9 miliardi contro gli oltre 11 miliardi del pacchetto di azioni News Corp. Murdoch vorrebbe chiudere la trattativa entro il 20 ottobre.
(13 dicembre) La sua controllata TruePosition, attiva nella fornitura di soluzioni di localizzazione wireless, è stata scelta da Cingular Wireless per espandere la tecnologia di localizzazione E911 sulla rete.
(22 dicembre) Sottoscrive con News Corporation un accordo per procedere a uno scambio azionario. In base all’accordo, Liberty scambierà la sua quota del 16,3% in News Corp. per una partecipazione del 38,4% in Direct Tv, il controllo di tre canali sportivi regionali e 550 milioni in contanti. 

 

DATI ECONOMICI E FINANZIARI

 

Liberty Media Corporation*

2005

2004

Ricavi

7.960

7.051

Spese di esercizio

7.063

6.326

Risultato operativo

897

725

Utile d’esercizio (perdita)

(33)

46

*I valori sono riportati in milioni di dollari

 

Ricavi per area geografica*

2005

2004

Stati Uniti

6.015

5.424

Germania

781

643

Resto del mondo

1.164

984

Totale

7.960

7.051

*I valori sono riportati in milioni di dollari

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