Blu

di |

Italia


Blu

Sede
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Presidente
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Amministratore delegato
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URL
: www.blu.it

ATTIVITA’

Telefonia Mobile Gsm fino all’ottobre 2002

ASSETTI

Azionisti

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Partecipazioni

Italia
Nessuna partecipazione

Europa
Nessuna partecipazione

Mondo
Nessuna partecipazione

CRONOLOGIA

1999
(19 aprile) Il consorzio Blu si trasforma in SpA.
( 4 agosto) Ottiene la licenza per il servizio radiomobile GSM 1800 sul territorio nazionale. Nominato amministratore delegato Enrico Casini, general manager in una società di telefonia mobile italiana.

2000
Inizia la sperimentazione del servizio di telefonia mobile.
(14 ottobre) Vviene costituita la Direzione Corporate Communication.
(20 ottobre) Partecipa alla gara per l’assegnazione delle licenze Umts, dalla quale si ritira il 23 ottobre.

2001
Supera il milione di clienti. Il Tar del Lazio accoglie il ricorso e annulla la maxi-sanzione di 4.000 miliardi decisa dal Governo per l’abbandono della gara Umts.
(Agosto) Acquisisce la licenze per i servizi di telefonia fissa. Il 18 ottobre lancia i servizi GPRS.
I soci incaricano Mediobanca e Credit Swiss First Boston di vagliare le possibili opzioni di mercato per il futuro dell’azienda.
L’assemblea affida a Pellegrino Capaldo l’incarico di esplorare le opportunità per una cessione dell’azienda.
In seguito all’acquisizione di Olivetti insieme a Pirelli, Edizione Holding si impegna a cedere la propria quota in Blu entro la fine del 2002.
Mediaset esce dalla compagine sociale cedendo a British Telecom la propria quota del 9%.

2002
(Marzo) L’Assemblea dei soci delibera un versamento in conto copertura perdite di 50 milioni di Euro.
(Maggio) Consegna i piani di cessione dell’azienda al ministro della Comunicazioni Maurizio Gasparri.
(Giugno) I soci versano 30 milioni di Euro per la ricostituzione del capitale sociale.
L’assemblea dei soci di Blu dà mandato al Cda per ”rendere operativa la cessione dei rami di azienda secondo il modello a resto zero”.
(Ottobre) Blu cessa la sua attività come operatore, rinunciando alla licenza mobile Gsm e restituendo i 15 MHz, sui quali ha operato, al Ministero delle Comunicazioni che ha riassegnato tale porzione di spettro, diviso in tre blocchi da 5 MHz, a Tim, Vodafone Omnitel e Wind, per la durata delle rispettive licenze.
A H3G vanno 800 siti e 100 dipendenti. A Omnitel-Vodafone circa 200 siti e 12 dipendenti. A Wind 300 siti, 540 dipendenti, i clienti, i sistemi di network informatici, il call center di Palermo, i marchi e un numero limitato di negozi. Tim acquisirà tutto il complesso aziendale rimanente dopo le cessioni dei rami di azienda: circa 900 siti, circa 1.400 stazioni radio, 900 ponti radio, parte di hardware e software, il call center di Firenze e circa 680 dipendenti.

2004
(5 maggio) Nell’udienza del processo per turbativa d’asta a carico del consiglio di amministrazione di Blu Massimo Tanzani, ex responsabile amministrativo delle partecipazioni di Bnl, ha dichiarato che la Banca Nazionale del Lavoro in qualità di socio del fallito gestore telefonico Blu, era disposta a versare 740 miliardi di lire nel stesso consorzio allo scopo di partecipare e vincere la gara per l’aggiudicazione delle licenze Umts dell’ ottobre 2000. Tanzani ha aggiunto che all’interno del consorzio alcuni soci non furono disponibili a versare ulteriori somme di danaro per rafforzare finanziariamente il consorzio e consentirgli di partecipare e, eventualmente vincere, la gara.
(18 dicembre) I Pm Salvatore Vitello e Rodolfo Sabelli hanno chiesto per 19 amministratori delle società che facevano parte del consorzio Blu, che partecipò alla gara per le licenze Umts, un anno di reclusione, mille euro di multa e l’interdizione a stipulare contratti con la pubblica amministrazione per la durata della pena. Il reato contestato agli imputati è turbativa d’asta. Per altri due amministratori, Luigi Abete e Gilberto Benetton, è stata invece chiesta l’assoluzione per non aver commesso il fatto. I 19 amministratori sono: Giancarlo Elia Valori, Enrico Casini e Angelo Milanello (Blu), Pasquale Pio Cannatelli (Mediaset), Davide Croff (ex Bnl), Francesco Gaetano Caltagirone e Fabio Gera (Gruppo Caltagirone), Gianni Mion (Edizioni Holding), Alberto Meomartini e Sergio Primus (Italgas), Bob Warner (British Telecom), Vito Gamberale (Autostrade), William Bruce Hicks (Vistacom), Luigi Cera e Ferdinand Willeit (Sitech), Giovanni Calabretta, Enzo Concina, Salvatore Pino e Agostino Spoglianti.

2005
(9 febbraio) E’ dimostrato documentalmente e dalle testimonianze processuali che British Telecom e Italgas volevano partecipare alla gara per le licenze Umts.
(3 maggio) La sentenza del processo che vede imputati 21 dirigenti di Blu, accusati di irregolarità nella gara per le licenze Umts è stata spostata al prossimo 20 luglio, mentre per il prossimo 13 giugno è previsto il completamento dell’attività dibattimentale.
(20 luglio) Nella vicenda delle presunte anomalie legate alla concessione della licenza Umts al consorzio Blu sono stati assolti i 21 imputati accusati di turbativa d´asta, perché “il fatto non sussiste”. Il giudice monocratico Maddalena Cipriani ha infatti ritenuto infondate le accuse di aggiotaggio e turbativa d’asta sollevate dalla Procura di Roma nel sospetto che Blu avesse partecipato alla gara, nel 2000, nonostante la consapevolezza del successivo ritiro.

DATI ECONOMICI E FINANZIARI

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