Scioperi SMS e Mister Prezzi convoca gli operatori telefonici

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COMUNICATO STAMPA


Dopo il successo del primo Sciopero degli SMS del 1 agosto e la raccolta di firme per la petizione, che ha coinvolto decine di migliaia di persone su www.facciamocisentire.com , indetto il secondo sciopero per giovedì 1 ottobre. Intanto la protesta dilaga anche su Facebook, YouTube e altre piazze virtuali.

La ribellione e’ partita in luglio dagli utenti di Facciamocisentire.com e si è subito diffusa grazie al tam tam dei bit nella rete. Decine di migliaia di persone si sono mobilitate firmando la petizione e aderendo allo Sciopero degli SMS.
Alcune migliaia si sono anche iscritte al gruppo FacebookSciopero degli SMS...”.
Su YouTube un simpatico video, realizzato dal team di www.spaccasms.it, che racconta l’iniziativa facendo una parodia del famoso spot della coca-Cola.

Le motivazioni che hanno alimentato la sommossa dei consumatori sono numerose e alcune sfiorano l’incredibile.
Il primo luglio 2009 e’ entrata in vigore la norma della commissione europea, capitanata da Viviane Reding, che ha fissato in 11 centesimi di Euro (più IVA) il tetto massimo per il costo di un SMS inviato all’interno dell’Unione Europea.
Per gli SMS inviati all’interno del territorio italiano, invece, non esiste ancora un costo limite e questi possono arrivare a costare 15 centesimi o più, come avviene nel caso di alcune vecchie tariffe.
Il paradosso e’ clamoroso: in Italia costa meno inviare un SMS verso un cellulare di un paese della comunità europea piuttosto che verso quello di un connazionale.

Eppure, agli operatori gli SMS non costano nulla perchè sfruttano il segnale di controllo che i cellulari e le antenne dei ripetitori si scambiano in continuazione, a prescindere dalla presenza di SMS (tutto documentato su www.facciamocisentire.com/sciopero-sms ).

Gli Italiani che abitano al confine potrebbero risparmiare configurando sul proprio cellulare il roaming, cioè impostando l’utilizzo di un operatore estero. E per assurdo, se acquistassimo una sim di un qualsiasi operatore europeo, risparmieremmo nell’invio degli SMS verso tutti i numeri italiani. Certo gli operatori telefonici italiani confondono le acque con promozioni e tariffe “speciali“, che però implicano sempre qualche vincolo temporale, o aumenti per l’utilizzo degli altri servizi.

Ma le trappole nascoste non finiscono qui, vogliamo fare solo degli esempi?
Le promozioni “SMS gratis a chi ha il tuo operatore“, lasciano pensare di poter inviare gratis gli SMS verso chi ha il prefisso del proprio operatore, mentre col successo della portability i numeri passano in continuazione da un operatore all’altro e quindi molti SMS inviati pensando fossero gratis danno luogo ad addebito.
Idem per le notifiche di ricezione: pochissime persone sanno che le notifiche hanno un costo. Questo e’ solitamente pari al costo di un sms. Molti cellulari, soprattutto quelli brandizzati dagli operatori, si trovano nella scatola già configurati con la notifica impostata di default e quindi si consiglia di ricordarsi di controllare e disattivarla, per evitare di ricevere addebiti indesiderati.
Tutti questi addebiti sono il più delle volte nascosti, perchè i piani ricaricabili non prevedono, guardacaso, una bolletta o un rendiconto, neppure annuale, quindi quando il credito arriva a zero, risulta poi impossibile risalire alle spese oscure e magari l’utente pensa semplicemente: “Acciderbolina sono stato troppo al telefono, devo risparmiare, devo telefonare di meno“. Povero consumatore, così facendo non arriverà mai al risparmio auspicato.

Queste sono solo una parte delle lamentele che circolano in rete. Partendo dalle stesse considerazioni, il “Mr. Prezzi” italiano Roberto Sambuco ha deciso di aprire un dossier sui prezzi degli SMS e ha convocato per il 3 settembre gli operatori mobili italiani, riservandosi di intervenire con alcune proposte al governo volte a modificare la legislazione.

La comunità della rete e gli Italiani attendono fiduciosi qualche intervento concreto e risolutore, altrimenti, per il primo ottobre, Facciamocisentire.com ha già indetto il Secondo Sciopero degli SMS: ancora una volta gli SMS non verranno inviati tramite gli operatori telefonici ma tramite sistemi alternativi che permettono di inviarli gratis scavalcando le compagnie di telecomunicazione, come ad esempio www.spaccasms.it. Gli utenti della rete consigliano i vari metodi alternativi in una apposita sezione di www.facciamocisentire.com e i più consigliati verranno comunicati a tutti prima dello sciopero. Un mancato incasso e un messaggio forte inviato al cartello della telefonia.

Per ora incrociamo le dita e attendiamo novità da Mr. Prezzi, ma non solo: facciamoci sentire se vogliamo che qualcosa cambi.