Smart City: Francesco Profumo presenta a Perugia il bando ‘Smart Cities and Communities and Social Innovation’

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COMUNICATO STAMPA


In Umbria raccoglieremo la sfida del bando per le ‘smart city’ perché siamo convinti che ci offrirà non solo opportunità di crescita nell’ambito della cultura della conoscenza e della società dell’informazione, ma rappresenterà per tutti noi una utile ‘palestra’ in vista della nuova stagione della programmazione dei fondi comunitari 2014-2020 e, quindi, del prossimo programma quadro per la ricerca“. Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel suo intervento alla iniziativa di presentazione a Perugia del bando “Smart Cities and Communities and Social Innovation“, che ha visto la presenza – tra gli altri – del Ministro per l’università e la ricerca, Francesco Profumo.

 

La presidente Marini ha voluto anche rivolgere un saluto “per nulla formale” al ministro Profumo che ha scelto un metodo diverso per l’illustrazione del contenuto di questo bando, recandosi personalmente nei diversi territori del Paese: “In questa sala – ha detto la presidente, rivolgendosi al Ministro – c’è l’Umbria che crede nell’innovazione e nella ricerca. Quell’Umbria che ha già dato vita a quattro poli di ricerca, mettendo insieme istituzioni e mondo delle imprese con l’unico obiettivo, e cioè investire nella ricerca, nell’innovazione scientifica e tecnologica, con un impegno della Regione che ha indirizzato i suoi bandi per l’utilizzo dell’ultima ‘tranche’ di fondi comunitari proprio in questi settori”. Al Ministro, la presidente ha anche rivolto un invito affinché “si valorizzino al massimo i giovani ed i tanti talenti che essi hanno“.

 

 “Dobbiamo, insieme, trovare una via italiana ed umbra alle ‘smart city’ – ha detto la presidente della Regione Umbria – che faccia leva sulle nostre peculiarità e specificità, dalla diffusissima presenza di centri storici, al grande patrimonio dei beni culturali, ma anche di modelli di aggregazione sociale che possono rappresentare un valore aggiunto per lo sviluppo e la crescita. Fondamentale per la nostra regione è valorizzare e mettere in sinergia le varie esperienze in questi ambiti. Una sfida, un’opportunità che dobbiamo, insieme, pubblico e privato, vincere“.

 

La presidente ha quindi definito questa “una scommessa sul nostro futuro che dovremo affrontare per candidarci come territorio a ‘Smart City’“.

 

Le nostre variegate realtà regionali – ha proseguito – dovranno pertanto elaborare, lavorando in stretta sinergia con i soggetti pubblici e privati che operano sul territorio, una piattaforma progettuale, un insieme di azioni che mirino a rendere questo territorio ‘smart’ in grado di produrre alta tecnologia, ridurre i consumi energetici degli edifici, promuovere trasporti puliti e migliorare in generale la qualità della vita dei suoi abitanti all’insegna delle basse emissioni di anidride carbonica. Una sfida – ha detto ancora – che questo territorio e il suo tessuto sociale ed imprenditoriale è assolutamente in grado di affrontare, con nuovo slancio e con obiettivi chiari, quantificabili, determinati e perciò perseguibili e realizzabili“.

 

Le imprese, così come le amministrazioni pubbliche – ha affermato la presidente – potranno contare su una Regione che crede molto nella ricerca e nell’innovazione. Una regione mosaico la nostra, composta da ‘pezzi unici’, così la sua differente storia ed arte ci ricorda, e con diversissime specializzazioni imprenditoriali, ma che saprà diventare quadro unico e armonico e che a maggior ragione ora, starà responsabilmente e strategicamente su un obiettivo condiviso e chiaramente definito per sviluppare e consolidare nell’area, progetti di ricerca fortemente innovativi che, impegnando competenze integrate dei grandi operatori, delle micro, piccole e medie imprese presenti nel territorio nonché del sistema pubblico della ricerca possano contribuire allo sviluppo dei territori grazie ad una migliore allocazione delle risorse e nel contempo al miglioramento della qualità della vita delle collettività“.

 

 Accanto ai bandi “Smart Cities and Communities“, la Regione Umbria intende concorrere anche all’altro filone di finanziamenti che il Ministero ha messo in campo, finalizzato alla creazione di aggregati di imprese in nove settori strategici, dalla sostenibilità ambientale, alla chimica verde all’aerospazio, dalla scienza della vita all’energia, “tutti comparti dove noi siamo già presenti con i nostri poli di innovazione e, dunque, possiamo pensare alla ipotesi di  creazione di un Cluster Tecnologico Nazionale – ha concluso la presidente – che possa ragionevolmente ottenere un buon posizionamento nell’ambito di questo bando e, quindi, ottenere risorse pubbliche che ci consentirebbero di effettuare un altro passo importantissimo verso la modernizzazione del nostro sistema economico“.

 

Il bando “Avviso per la presentazione di idee progettuali per smart cities and communities and social innovation“, che prevede il finanziamento di progetti di ricerca industriale, estesi ad attività non preponderanti di sviluppo sperimentale è pubblicato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur). È finanziato con fondi europei “Far” (Fondo agevolazioni ricerca) nella misura complessiva di 655,5 milioni di euro, che verranno attribuiti, ai progetti ammessi, per 170 milioni nella forma di contributo alle spese e per 485,5 nella forma di credito agevolato. La gara è rivolta alle imprese dell’articolo 5 decreto ministeriale 593/2000, cioè imprese industriali, di trasporto (mare, terra, aria), imprese artigiane di produzione, ai consorzi da loro partecipati almeno al 50% (quota che scende al 30% nelle aree depresse), centri di ricerca e parchi scientifici e tecnologici. Ogni progetto non potrà avere più di otto proponenti. L’ambito territoriale individuato per le idee progettuali in concorso è quello della “smart community” in senso ampio, cioè non solo agglomerato urbano di grandi e medie dimensioni, ma anche “città diffusa” e “aree intelligenti” attraverso la aggregazione di piccoli comuni, ovvero sistemi metropolitani, con tematiche comuni.

 

Il costo ammesso per ogni progetto non potrà essere inferiore ai 12 e superiore ai 22 milioni di euro. I progetti dovranno vedere la loro conclusione entro il 30 dicembre 2015.

 

Gli ambiti, ai quali dovranno riferirsi i progetti partecipanti alla gara, sono i seguenti: sicurezza del territorio, invecchiamento della società, tecnologie welfare e inclusione, domotica (vita domestica), giustizia, scuola, waste management (gestione rifiuti), tecnologie del mare, salute, trasporti e mobilità, logistica last-mile, smart grids (fonti energetiche rinnovabili), architettura sostenibile e materiali, cultural heritage (beni culturali), gestione risorse idriche, servizi innovativi al pubblico e alle imprese, con particolare riferimento alle PMI.

 

 I progetti saranno valutati da un gruppo di esperti nominati dal Ministero, sulla base di punteggi riferiti a criteri di qualità della proposta, novità, originalità e capacità innovativa, congruità economica, qualità del partenariato realizzato con soggetti di ricerca pubblici e privati e qualità delle competenze coinvolte, applicabilità delle soluzioni.

 

Una quota di 25milioni di euro, nell’ambito dei 170 previsti per i contributi alle spese, sarà riservata a “Progetti di Innovazione Sociale” proposti da giovani residenti nel territorio nazionale di età inferiore ai 30 anni. I progetti debbono proporre soluzioni tecnologicamente innovative per specifici problemi presenti nel tessuto urbano, nell’ambito delle tematiche oggetto del bando. Il costo massimo di un progetto dovrà essere contenuto in un milione di euro.

 

La scadenza dei progetti di ricerca industriale è fissata alle ore 17 del 9 novembre 2012, quella dei progetti di innovazione sociale alle 17 del 7 dicembre 2012. Ci si deve servire del servizio telematico SIRIO, http://roma.cilea.it/Sirio. Il bando è consultabile sulla Gazzetta ufficiale e sul sito del ministerowww.miur.it.