Siae, tutte le iniziative sul diritto d’autore in Italia

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COMUNICATO STAMPA


In relazione a recenti prese di posizione e ad iniziative intraprese a vari livelli relativamente al diritto d’autore, la SIAE ritiene utile fornire alcune precisazioni.

 

La SIAE ha intrapreso, negli ultimi quattro anni, un percorso di riorganizzazione e razionalizzazione molto importante che ha portato a risanare i bilanci della Società e ad allinearla alle più grandi Società di collecting europee della musica per produttività dei propri dipendenti e per la forte diminuzione delle provvigioni (anche queste finalmente allineate a quelle delle più importanti collecting europee) a carico dei propri Associati.

 

Al riguardo è bene ricordare che la SIAE non tutela solo i repertori musicali ma anche i diritti degli autori cinema, teatro, lirica, televisione, opere letterarie ed arti figurative, sostenendo quindi maggiori costi e avendo meno dipendenti della francese SACEM e della tedesca GEMA.

 

La SIAE non ha venduto il proprio patrimonio immobiliare, di contro per la prima volta nella storia della Società i ricavi derivanti dalla gestione più efficiente del patrimonio (rimasto intatto), sono stati utilizzati per diminuire le provvigioni a carico degli Associati e per finanziare il piano industriale di riorganizzazione della Società.

Il TAR del Lazio ha peraltro respinto, con motivazioni molto forti, i ricorsi contro il nuovo Statuto ritenendolo perfettamente legittimo e in linea con la bozza di direttiva europea sulle Società di collecting.

 

Questi sono fatti documentati e documentabili.

I nuovi organi sociali della SIAE sono determinati a garantire la continuità di bilanci attivi e sani (che vogliono dire anche salvaguardia dei posti di lavoro), e a proseguire nel percorso di ristrutturazione e riorganizzazione, che dovrà consentire alla Società di essere pronta ad affrontare le sfide imposte dal mercato globale.

La SIAE è certamente disponibile a confrontarsi su tutto, documentando tutto, con il Governo e con il Parlamento, allorquando la direttiva europea sulle Società di collecting, di cui è prossima l’emanazione, renderà necessarie eventuali riforme statutarie e normative.

 

Per il resto la Società non intende rispondere a quanti, probabilmente asserviti a propri o ad altrui interessi, insultano gratuitamente e fanno della demagogia, delle opinioni non documentate e non documentabili la loro unica bandiera.

La SIAE continuerà quindi a lavorare con serenità e serietà nell’interesse dei propri Associati per tutelare i frutti del loro lavoro, contribuendo così a dare valore aggiunto, come fa da 132 anni, alla cultura del nostro Paese.