La SIAE celebra Guglielmo Marconi. Il riconoscimento degli editori e degli autori al Nobel italiano

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COMUNICATO STAMPA


Le invenzioni di Guglielmo Marconi sono state il più potente mezzo di diffusione globale delle creazioni intellettuali, in particolare di quelle espresse con la musica e con le parole. Per questo il mondo degli autori e degli editori deve tributargli il senso della più alta ammirazione e del più sentito riconoscimento. Eppure le sue scoperte non ottennero in Italia la considerazione necessaria per consentirne la pratica applicazione. Fu costretto ad emigrare, come molti giovani scienziati al giorno d’oggi. Il solito fenomeno italiano della totale assente attenzione per i frutti della mente, fenomeno che la SIAE con tutte le sue forze cerca di debellare“.

Con queste parole il Presidente della SIAE Giorgio Assumma ha introdotto la commemorazione del Nobel a Guglielmo Marconi, di cui corre il Centenario. La figlia Elettra e il nipote Guglielmo hanno ricevuto questa mattina a Roma nella sede della SIAE l’omaggio del Presidente e del Direttore Generale Gaetano Blandini. Ad Elettra Marconi è stata consegnata la medaglia d’Argento della SIAE coniata per i 125 anni dalla Fondazione della Società. Alla cerimonia ha partecipato una delegazione di autori ed editori, tra cui il Presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Marco Polillo.

 

Nell’occasione Elettra Marconi ha affidato in custodia alla SIAE un manoscritto redatto in collaborazione con Gianni Bisiach, che sarà trasfuso in un prodotto televisivo, in cui sono riportati gli episodi più intimi della vita del grande italiano, come: la collerica reazione di Mussolini quando Marconi, incontrandolo a Palazzo Venezia, lo sconsigliò di allearsi con la Germania; l’amicizia fraterna con PioXI; il rifiuto del Ministero Italiano alla brevettazione della scoperta della propagazione delle onde con la telefonia senza fili. Il Ministero la riteneva del tutto inutile; la sua fuga all’estero dove trovò sostegno e ammirazione; l’amore per la madre irlandese da cui fu educato al protestantesimo; il colpo di fulmine per una donna bellissima, Maria Cristina Bezzi-Scali, da cui non si separò più; le frequentazioni abituali di Casa Savoia; gli onori che il mondo gli tributò; l’amicizia con Roosevelt e la moglie Eleanor; l’intenso legame affettivo per l’unica figlia Elettra; un misterioso personaggio, forse una spia, che negli ultimi anni della sua vita lo seguiva costantemente; la sua morte a Roma per un attacco cardiaco il 20 luglio 1937 all’età di 63 anni. All’annuncio della sua morte tutte le radio del mondo sospesero le trasmissioni in segno di lutto.