Prosegue la campagna Microsoft contro la pirateria del canale: ecco i primi risultati

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COMUNICATO STAMPA


Microsoft Italia

Dopo la prima fase di controlli – che ha coinvolto oltre 1.000 rivenditori – la società tira le prime somme dell’iniziativa, che nel mese di dicembre prevede un altro migliaio di visite e che ha suscitato reazioni molto positive da parte del canale “onesto”

21 dicembre 2005 – Continua su tutto il territorio nazionale (Nord, Centro e Sud) la campagna di controlli sul canale avviata da Microsoft a inizio novembre, con l’obiettivo di contrastare i comportamenti illegali e diffondere presso i partner la consapevolezza che modalità lecite di vendita del software rappresentano per loro un’importante opportunità di crescita e sviluppo.

Nel solo mese di novembre sono state sei le Regioni coinvolte nei controlli, affidati a investigatori incaricati da Microsoft che si sono recati presso i rivenditori per richiedere offerte di software dalle quali trarre elementi per valutare la conformità dei comportamenti alle norme di legge e contrattuali: Puglia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Liguria e Campania.

Il tasso medio di pirateria registrato al momento è pari al 21%, con alcune “punte di eccellenza” come Liguria e Friuli Venezia Giulia e alcune conferme alquanto preoccupanti: la Campania, che già in occasione di passate indagini condotte da Microsoft si era posizionata tra le Regioni con la più alta frequenza di comportamenti illeciti, ha registrato un tasso di pirateria del 46%.

“I dati riscontrati fino a oggi sono molto interessanti sia in termini di comportamenti rilevati che di feedback da parte dei partner visitati”, ha evidenziato Pierpaolo Taliento, Direttore Business & Marketing di Microsoft Italia. “Il nostro obiettivo principale è infatti confermare ai partner che collaborano con noi in modo legale, e che hanno espresso pieno favore nei confronti dell’iniziativa, che Microsoft è impegnata e presente al loro fianco nella lotta a un fenomeno che causa gravi danni all’intero settore e soprattutto a loro”.

Il fenomeno della pirateria ha infatti un impatto estremamente negativo sull’intero ecosistema IT italiano, che a causa dell’elevato tasso di comportamenti illeciti nel nostro Paese (pari al 50%) presenta preoccupanti fenomeni quali il microdimensionamento aziendale, l’elevata mortalità imprenditoriale e lo scarso contributo del settore a livello macroeconomico.

Il recente studio condotto da IDC per conto di BSA evidenzia come una riduzione del tasso di pirateria informatica in Italia di 10 punti percentuali porterebbe nell’arco di tre anni alla creazione di 15.000 nuovi posti di lavoro, oltre 2 miliardi di dollari di entrate fiscali e 8,5 miliardi di dollari di volume d’affari incrementali.

La campagna avviata da Microsoft intende contribuire alla riduzione di tali fenomeni, limitandone così i danni. A tal fine la società, convinta che una buona percentuale di comportamenti illeciti possa essere recuperata informando il canale e i clienti sul valore e le opportunità offerte dal software originale, non si limita a contrastare i comportamenti illegali ma intende offrire ai rivenditori visitati – indipendentemente dall’esito del controllo – la possibilità di beneficiare di un programma specifico, che attraverso servizi e supporto qualificato da parte di Microsoft consenta loro di sviluppare il proprio business in modo legale.

Tali considerazioni, basate sul dialogo ingaggiato da Microsoft con i propri partner anche grazie alle telefonate giunte dagli stessi nel corso della campagna, hanno confermato la volontà di procedere nella campagna di controllo. Stanno per partire infatti le successive visite che vedranno ancora gli investigatori Microsoft impegnati nella valutazione della liceità delle offerte fatte dal canale.

“Crediamo fermamente nella necessità di contrastare il più possibile il fenomeno della pirateria, e la reazione dei nostri partner a questa iniziativa ci conferma che stiamo procedendo nella giusta direzione: la tutela della competitività del canale onesto è stata infatti una delle principali richieste avanzate da coloro che, a seguito dei controlli, ci hanno contattato”, ha concluso Taliento.